Orig. : Italia (1998) - Sogg. : Tonino Pulci, Giuseppe Pavia - Scenegg. : Tonino Pulci, Giuseppe Pavia con la collaborazione di Lina Sotis - Fotogr. (Panoramica/ a colori) : Alfio Contini - Mus. : Paolo Vivaldi - Montagg. : Mauro Bonanni - Dur. : 92' - Produz. : Vittorio e Rita Cecchi Gori.
Interpreti e ruoli
Susana Werner (Sabrina), Barbara Enrichi (Nancy), Claire Keim. (Francesca), Danny Quinn (Alessandro), Davide Bechini (Lucio), Filippo Nigro (Daniele), Enrico Mutti (Giuseppe), Eric Vu-An (Harah), Anita Caprioli (Lucia), Silvia De Luca (Letizia), Carmen Giardina (Marisa), Francesca Antonelli (la spazzina)
Soggetto
Francesca, Sabrina e Nancy, tre ragazze sui trent'anni, vivono insieme. Sabrina ha un rapporto con Alessandro, sposato e figlio del titolare di uno studio di avvocati, dove lei lavora come segretaria. Nancy ha una storia con Lucio, che però non vuole saperne di lasciare la mamma con cui vive. Stanche e deluse, le tre ragazze un giorno decidono di pronunciare la parola a lungo nascosta, 'matrimonio!',e così decidono di buttarsi. Parte la caccia, ma l'impresa non è facile, nonostante l'aiuto di Daniele, l'amico gay che consiglia loro i luoghi più adatti per avere qualche possibilità di successo. Tuttavia ad un certo punto agganciano tre ragazzi, seri professionisti. Queste presenze alterano ben presto il loro equilibrio, litigano, si lasciano, poi si riappacificano: e, soprattutto, rivelano l'una all'altra di essere sul punto di sposarsi. A mano a mano che il momento si avvicina, tremano sempre più. E non tutte riescono a superare la paura.
Valutazione Pastorale
Si tratta di una storiella quanto mai insipida e povera di contenuti. Il tema della ricerca dell'uomo giusto da parte delle ragazze di fine Millennio diventa solo il pretesto per mettere insieme una serie di situazioni tra l'ironico e il patetico. Si ridacchia, più che ridere, ma l'umorismo é stiracchiato, un po' insulso, quasi mai veicolo di situazioni realistiche. Si resta sulla comicità grezza e non si arriva alla satira di costume. Dal punto di vista pastorale, la valutazione più aderente è quella dell' inconsistente, a definire la sostanziale vuotaggine della storia, segnata da generale superficialità.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben conoscendone i limiti sopra descritti. Non si vedono altre possibili utilizzazioni, e anche in caso di passaggi televisivi la visione può essere trascurata.