Orig.: Stati Uniti (1998) - Sogg.: basato sui personaggi creati da Don Mancini - Scenegg.: Don Mancini - Fotogr.(Panoramica/a colori): Peter Pao - Mus.: Graeme Revell - Montagg.: David Wu, Randolph K.Bricker - Dur.: 89' - Produz.: David Kirschner, Grace Gilroy - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Jennifer Tilly (Tiffany), Brad Dourif (la voce di Chucky), John Ritter (Warren), Katherine Heigl (Jade), Alexis Arquette, Nick Stabile, Gordon Michael Woolvet.
Soggetto
La giovane Tiffany ruba alla polizia i pezzi di Chucky, un bambolotto cattivo, lo ricostruisce, lo chiude in una gabbia, gli porta un bambola con cui potersi sposare. Chucky evade, vuole vendicarsi. Tiffany muore, ma morendo trasferisce se stessa nella bambola. I due ora vogliono cercare corpi umani dentro i quali poter rivivere. Jessi, un ragazzo che abita vicino a Tiffany, accetta di portare le bambole al cimitero, e intanto chiede alòla fidanzata Jade di sposarlo. Individuati questi due corpi, Chucky inventa un'esplosione e Jessi e Jade sono ricercati come colpevoli. Vicino al cimitero, Chucky uccide il guardiano. La bambola con Tiffany pugnala Chucky. Jade lo uccide. Ma dalla bambola/Tiffany morente nasce un nuovo mostriciattolo-pupazzo.
Valutazione Pastorale
Per semplice cronaca si segnala che si tratta del quarto appuntamento con Chucky, bambola assassina. In questo caso resta difficile immaginare anche i cosiddetti 'appassionati' del genere: perché non sono solo i personaggi ad essere ripugnanti, orrendi, fastidiosi, ma é proprio la vicenda a suscitare ribrezzo con il suo intenzionale accanirsi nella ricerca del sanguinolento, dell'orrido, della volgarità a tutti i costi. Visto nell'insieme, si può dire che il film porta avanti suggestioni di tipo satanico e fa balenare ipotesi di una realtà malefica dalla quale il bene è assolutamente estraneo. Non c'é ironia, non c'é divertimento, non esiste qualche alleggerimento sul versante grottesco o caricaturale. Domina un clima da grand-guignol, dove si pensa solo ad uccidere per sopravvivere. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inaccettabile, e del tutto negativo.
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