Orig.: Stati Uniti (1999) - Sogg.: Steven Feinberg & Troy Neighbors basato sui personaggi da loro creati - Scenegg.: John Flock, Peter Doyle - Fotogr.(Normale/a colori): Hiro Narita - Mus.: Christopher Franke - Montagg.: non indicato - Dur.: 91' - Produz.: John Flock.
Interpreti e ruoli
Christopher Lambert (John Brennick), Pam Grier (Susan Mendenhall), Aidan Rea, David Robertson, Willie Garson
Soggetto
Sono passati dieci anni da quando John Brennick é evaso da una prigione sotterranea ad alta tecnologia. Oggi Teller, il direttore della Men-Tel, é riuscito a rintracciare la casa di campagna dove si era rifugiato con moglie e figlio. Una squadra fa irruzione e lo cattura nuovamente. Adesso Brennick viene rinchiuso in una prigione a prova di evasione chiamata Skycell: siamo infatti nello spazio. Qui tutti i prigionieri sono condannati ad una vita quotidiana di lavoro obbligato e rigidamente strutturato. Ma Brennick non si rassegna. Dopo aver preso confidenza con le varie parti della prigione, dice di voler evadere usando il container che conduce al'esterno. Teller minaccia rappresaglie su moglie e figlio. Brennick allora si accorge che ci sono impianti video installati attraverso il nervo ottico di alcuni: Teller vede con gli occhi dei prigionieri. Brennick mette a punto un piano per eliminare questo diabolico strumento. Nel conflitto a fuoco finale, una sezione dello Skycell viene danneggiata. Brennick salta fuori in tempo, gli altri esplodono. Tornato sulla Terra, Brennick riabbraccia moglie e figlio.
Valutazione Pastorale
Si tratta del 'seguito' di "2013: la fortezza" (1993), ed é un altro degli esempi in cui il numero 2 é decisamente inferiore al numero 1. Quando un film d'azione , e di fantascienza in questo caso, comincia dopo un po' a lasciare indifferenti, a non coinvolgere, a far sperare in una conclusione il più rapida possibile, ciò significa che gli obiettivi sono stati clamorosamente mancati. Non sono chiare le motivazioni del copione e questo si traduce in un ritmo lento, in dialoghi ossessivi perché finalizzati al nulla, nell'assenza di una tensione vera e autentica. Mancando emozione e avventura, il film si riduce alla messa in scena di sequenze fini a sé stesse, con poca compattezza narrativa. Dal punto di vista pastorale, risulta oggettivamente difficile dire che ha qualche sostanza nel bene o nel male. Non ne ha, ed è da valutare come inconsistente, con qualche passaggio segnato da crudezze varie.
UTILIZZAZIONE: il film ha pochi motivi di interesse, se non per chi, avendo visto e apprezzato il primo, voglia ritrovare il protagonista Brennick e la sua voglia di evasione.