LA VERGINE DEI SICARI

Valutazione
Inaccettabile, malsano
Tematica
Adolescenza, Delinquenza minorile, Omosessualità, Politica-Società, Violenza
Genere
Drammatico
Regia
Barbet Schroeder
Durata
97'
Anno di uscita
2000
Nazionalità
Colombia, Francia
Titolo Originale
La virgen de los sicarios
Distribuzione
BIM - Columbia TriStar Films Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Fernando Vallejo tratto dal romanzo "La virgen de los sicarios" di Fernando Vallejo
Musiche
Jorge Arriagada
Montaggio
Elsa Vasquez

Orig.: Francia/Colombia (2000) - Sogg.: tratto dal romanzo "La virgen de los sicarios" di Fernando Vallejo - Scenegg.: Fernando Vallejo - Fotogr.(Panoramica/a colori): Rodrigo Lalinde - Mus.: Jorge Arriagada - Montagg.: Elsa Vasquez - Dur.: 97' - Produz.: Margaret Menegoz, Barbet Schroeder - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

German Jaramillo (Fernando), Anderson Ballestreros (Alexis), Juan David Restrepo (Wilmar), Manuel Busquets . (Alfonso)

Soggetto

Dopo un 'assenza di trenta anni, Fernando Vallejo, noto scrittore, torna a Medellin, la città in cui é nato e cresciuto. Tutto é cambiato: i parenti sono morti, i vecchi edifici sono stati demoliti, la mafia della cocaina semina terrore attraverso le bande dei killer. Fernando incontra Alexis, sedici anni, uno dei sicari che uccidono su commissione e rischiano a loro volta ogni giorno la vita. Fernando invita Alexis a casa, ha rapporti sessuali con lui, lo fa restare ricoprendolo di regali. Si fa poi accompagnare in giro alla riscoperta dei lontani luoghi dell'adolescenza. Quando é il momento, Alexis estrae la pistola e spara, fino a che a sua volta viene ucciso da un ragazzo su una moto. Fernando allora va al quartiere Santo Domingo Savio, conosce la madre di Alexis e viene a sapere che il suo assassino é soprannominato il 'Laguna blù'. Girando da un bar all'altro, Fernando avvicina un altro sedicenne, si chiama Wilmar e somiglia molto ad Alexis. Tutto si ripete: Fernando porta Wilmar a casa, dormono insieme, poi vanno in giro per strade, chiese, locali. E' Wilmar che ha ucciso Alexis, ma Fernando cerca di non pensarci più di tanto. Anzi decide di regalare un frigorifero a sua madre. Più tardi arriva la notizia che, mentre accompagnava il furgone a casa, Wilmar è stato a sua volta ucciso. Fernando torna nel proprio appartamento, ancora una volta vuoto. Chiude le tende, domani penserà al da farsi.

Valutazione Pastorale

Le notizie di cronaca che arrivano da Medellin, e in genere dalla Colombia, certamente non lasciano dubbi: si vive una situazione sociale drammatica e terribile che però i signori della droga hanno interesse a rendere sempre più quotidiana e 'naturale', quasi fosse inevitabile. Uno scrittore, un intellettuale, torna dopo trenta anni in questa realtà e cosa fa? La contempla senza troppo scomporsi, anzi traendone divertimento e godimento, comprando tutto con i soldi che non gli mancano, approfittando di un'atmosfera da massacro permanente per indurre i ragazzini a prostituirsi, per lasciarli scannare tra loro, per sputare sentenze e bestemmie farneticanti sulla religione cattolica, sulle immagini sacre, sulla Santa Sede. Un film artificioso e qualunquista che si compiace di mostrare un universo degradato e ferino e di descriverlo con toni accattivanti, quasi che in quella città andasse in scena una sorta di giustizia 'giusta' e consapevole, e che Fernando ne fosse il bonario dispensatore. Privo di ironia o di toni simbolici,il film si muove nel fango e lì vorrebbe trascinare tutti. Incredibilmente premiato a Venezia 2000 con la medaglia d'oro della Presidenza del Senato, il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come inaccettabile, e malsano nel suo complesso.
UTILIZZAZIONE: l'utilizzazione é da evitare sia in programmazione ordinaria, sia in altri contesti.

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