PANTALEON E LE VISITATRICI

Valutazione
Discutibile, scabrosità
Tematica
Letteratura, Politica-Società, Sessualità
Genere
Grottesco
Regia
Francisco J. Lombardi
Durata
118'
Anno di uscita
2002
Nazionalità
Brasile, Perù
Titolo Originale
Pantaleòn
Distribuzione
Teodora Film
Soggetto e Sceneggiatura
Giovanna Pollarolo, Enrique Moncloa tratto dall'omonimo romanzo di Mario Vargas Llosa
Musiche
Bingen Mendizabal
Montaggio
Danielle Fillios

Orig.: Perù/Brasile (2001) - Sogg.: tratto dall'omonimo romanzo di Mario Vargas Llosa - Scenegg.: Giovanna Pollarolo, Enrique Moncloa - Fotogr.(Panoramica/a colori): Teodoro Delgado - Mus.: Bingen Mendizabal - Montagg.: Danielle Fillios - Dur.: 118' - Produz.: José Enrique Crousillat.

Interpreti e ruoli

Salvador Del Solar (Pantaleon Pantoja), Angie Cepeda (la colombiana), Monica Sanchez (Pochita), Gianfranco Brero (generale Collazos), Gustavo Bueno (colonnello Lopez), Sergio Galliani (tenente Bacacorso), Pilar Bardem (Chuchupe)

Soggetto

Allarmati per l'arrivo di notizie riguardanti una serie di non meglio identificate violenze sessuali provenienti dalle postazioni più lontane nella giungla amazzonica, alcuni generali escogitano una soluzione. Chiamano il capitano Pantaleon Pantoja, ufficiale stimato e affidabile, e gli affidano un preciso incarico: organizzare un servizio di 'visitatrici' da far arrivare in quelle guarnigioni sperdute e così andare incontro a certe impellenti esigenze dei soldati abbandonati in posti selvaggi. Abituato ad obbedire agli ordini, Pantaleon esegue la missione con grande efficienza, ottenendo un successo quasi insperato. Organizzato secondo rigide regole e pianificato in maniera scientifica, il 'lavoro' coglie gli obiettivi che si era prefisso. Capita però che una delle ragazze, la Colombiana, colpisce in modo prepotente l'attenzione del capitano che, nonostante l'amore per la moglie e il forte senso dell'onore, avvia con lei una relazione. Intanto Sinchi, un giornalista di una radio locale, denuncia Pantaleon come organizzatore per conto dell'esercito del 'servizio' e come amante di una delle ragazze. La situazione per Pantaleon precipita. La moglie lo lascia, il sindaco lo avversa. Un gruppo di abitanti assalta il barcone che si reca nella giungla. Nella collutazione parte un colpo e la Colombiana muore. Al funerale Pantaleon la ricorda pubblicamente con commozione. A questo punto il capitano viene convocato dai generali. Gli alti ufficiali negano che l'operazione 'visitatrici' sia mai esistita e lo invitano a dimettersi. Ma Pantaleone non vuole lasciare l'esercito che è tutta la sua vita. Accetta allora un altro incarico. Eccolo in cime alle Ande, a 4200 metri, a fare scuola in zone dove l'analfabetismo é prevalente. Il freddo è forte. Finite le lezioni, Pantaleon passa nella casa accanto. Con lui c'è la moglie, che lo ha perdonato, e il bambino nato da poco.

Valutazione Pastorale

Il riferimento importante, e interessante, è al romanzo originario scritto da Mario Vargas Llosa. Siamo cioè nell'ambito di quella letteratura sudamericana che ha come spinta principale quella di denunciare malesseri e malcostumi attraverso la lente deformante del grottesco, dell'esagerato, del favolistico. Ad una letteratura che si muove tra il realismo e il suo superamento nel simbolismo corrisponde un cinema che si propone di percorrere la strada dell'impegno civile attraverso percorsi divaganti e all'apparenza distratti. Così in questo caso non ci sono dubbi sul fatto che l'espediente narrativo (la decisione di andare incontro ai bisogni sessuali dei soldati abbandonati nel fondo della giungla amazzonica, fornendo loro le 'visitatrici') diventi facile pretesto per creare non poche situazioni di tono pruriginoso; e che questo faccia insorgere il giusto sospetto di una soluzione commerciale e di facile consumo. Fermo restando tutto questo, sembra di poter aggiungere che la sostanza del racconto riesca a toccare anche argomenti seri e concreti: attraverso la piccola metafora delle 'visitatrici', si portano allo scoperto i guasti e le ipocrisie di apparati da sempre chiusi in se stessi, si mettono alla berlina gli eccessi delle istituzioni, la corruzione dell'informazione, la debolezza di un sistema sociale privo di autentici valori. Pur tra eccessi e qualche compiacimento, il film dunque, dal punto di vista pastorale, é da valutare come discutibile, segnalandone le frequenti scabrosità.
UTILIZZAZIONE: per quanto detto sopra, il film si rivolge ad un pubblico di soli adulti, con molta attenzione per la collocazione in programmazione ordinaria. Opportuno corredare la visione con supporti soprattutto in ordine al rapporto cinema/letteratura.

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