Orig.: Stati Uniti (2001) - Sogg.: Stuart Gibbs e Russ Ryan - Scenegg.: Stuart Gibbs - Fotogr.(Normale/a colori): Alan Caso - Mus.: Teddy Castellucci - Montagg.: Janice Hampton, Jimmy Hill - Dur.: 92' - Produz.: Warren Zide, Craig Perry, Ash Shah.
Interpreti e ruoli
Ali Landry (Kate 1 e 2), James Roday (Max), Eugene Levy (prof. Jonas), Todd Robert Anderson, Kurt Fuller, Desmond Askew, Ryan Alonso, Melissa Greenspan.
Soggetto
All'università di Springdale, il professore del laboratorio fa presente ai suoi due giovani allievi che c'è necessità di presentare all'imminente congresso di medicità un esemplare di clone perfetto come dimostrazione del lavoro svolto. In aula entra Kate Carson, avvenente studentessa che si occupa del giornale di facoltà, avvicina Max, uno dei due allievi, cade una provetta con del sangue, si innesca il meccanismo previsto, e il giorno dopo esce una seconda Kate, anzi una repli-Kate. Il clone femminile si comporta come un uomo, beve birra, guarda il baseball, chidede di fare sesso. Max cerca di tenerla nascosta, ma un giorno repli-Kate esce da sola e va al laboratorio. Qui un criceto clonato esplode. C'è da prepararne uno nuovo per il congresso, ma Felix, collega di Max, scopre l'esistenza di Repli-Kate e lo dice al professore. Questi prende le due Kate per mostrarle alla presentazione. Dopo una serie di equivoci, le due dicono che sono gemelle e il professore, impazzito, viene allontanato. Max ne prende il posto, Kate gli è vicino. E Repli-Kate va bene per l'amico assatanato di Max.
Valutazione Pastorale
Si tratta di una commedia di taglio farsesco che prende spunto da argomenti 'seri' (la clonazione) per farne oggetto di una comicità sboccata e scurrile. Tutto ruota, come di consueto, intorno alle prestazioni sessuali da compiere, da immaginare, da descrivere, da confrontare, e via elencando. L'amore vero poi arriva con l'originale, mentre quello materiale lo si ottiene con il clone. Distinzione sconvolgente ma inutile in un contesto narrativo solamente epidermico, dove dominano faciloneria, pesantezze verbali, cattivo gusto, il vuoto di qualunque accenno di interesse o di divertimento. Un prodotto da archiviare al più presto che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come inaccettabile e nell'insieme volgare.
UTILIZZAZIONE: l'utilizzazione è da evitare sia in programmazione ordinaria sia in altre circostanze. Attenzione è da tenere per i minori in occasione di passaggi televisivi.