E MORI’ CON UN FELAFEL IN MANO

Valutazione
Discutibile, ambiguità
Tematica
Amicizia, Giovani, Politica-Società
Genere
Farsesco
Regia
Richard Lowenstein
Durata
114'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Australia
Titolo Originale
He died with a felafel in his hand
Distribuzione
Fandango
Soggetto e Sceneggiatura
Richard Lowenstein tratto dall'omonimo romanzo di John Birmingham
Musiche
brani vari di musica leggera
Montaggio
Richard Lowenstein

Orig.: Australia (2000) - Sogg.: tratto dall'omonimo romanzo di John Birmingham - Scenegg.: Richard Lowenstein - Fotogr.(Panoramica/a colori): Andrew de Groot - Mus.: brani vari di musica leggera - Montagg.: Richard Lowenstein - Dur.: 114' - Produz.: Richard Lowenstein, Andrew McPhail, Domenico Procacci.

Interpreti e ruoli

Noah Taylor (Danny), Emily Hamilton (Sammy), Romane Bohringer (Anya), Alex Menglet (Taylor), Brett Stewart (Flip), Damian Walshe-Howling (Milo), Torqui Neilson (Otis), Sophie Lee (Nina), Francis McMahon (Dirk), Ian Hughes . (Iain)

Soggetto

Il giovane Danny, vicino ai trenta anni, ha alle spalle una infinita serie di esperienze di convivenza con amici. Adesso, quando dopo sei mesi non ha ancora capito perchè la sua ragazza lo ha lasciato, si trova a Brisbane, in coabitazione con alcuni ragazzi, tra cui Flip, e una ragazza un po' maschiaccio, Sammy. Un giorno nel loro sgangherato appartamento arriva Anya, una francese con tendenze omosessuali, che rimane a vivere con loro. Anya induce Sammy a partecipare ad una chiassosa cerimonia propiziatoria che finisce con l'invasione di un gruppo di naziskin e di sicari violenti mandati per riscuotere gli affitti non pagati. Lasciata Brisbane, Danny si trasferisce a Melbourne. Qui lo raggiungono Flip e Sammy. In tempi brevi la vita nella zona diventa per loro impossibile. Braccati da alcuni virulenti poliziotti, devono cambiare città. Ed eccoli a Sydney, dove trovano alloggio nella casa di Dirk, un omosessuale che sta per dichiararsi, e Nina, una modella in perenne crisi nervosa. All'improvviso si ripresenta anche Anya e la confusione diventa totale. Quando la situazione sembra ormai fuori controllo, Danny vive due momenti decisivi: la morte per overdose dell'amico Flip, e l'arrivo di una lettera con un grosso assegno, a conferma che il racconto da lui scritto é piaciuto e sarà pubblicato su Penthouse. Ai funerali di Flip, tutti gli amici dicono qualcosa. Poi Anya parte per Parigi. Danny e Sammy si allontanano insieme, forse consapevoli di potere cominciare una nuova vita.

Valutazione Pastorale

Alla base c'é il romanzo omonimo scritto da John Birmingham, best-seller per molto tempo in Australia. Il felafel (per chi non lo sapesse) é un piatto mediorientale a base di verdure e salsa di yogurt avvolto in una tortilla con l'aspetto di un involtino. Da queste premesse è scaturito un copione debordante e sconclusionato, spesso sopra le righe, soprattutto legato alla conoscenza di situazioni sia geografiche che culturali molto lontane e non da tutti percepibili. Si parla dunque dell'Australia e il racconto, mentre prende come punto di riferimento Danny e la sua frammentaria vita quotidiana, offre ruolo da protagonista allo stesso continente australe, territorio sterminato e ancora in gran parte da scoprire. Le tre tappe successive sulle quali si articola la storia intendono far emergere le differenze tra Brisbane, Melbourne e Sydney, con le loro eredità inglesi, con gli influssi americani e europei. L'Australia come grande scenario non ancora afferrabile né classificabile, di cui i personaggi rappresentano le varie tipologie. Certo lo svolgimento non si fa scrupolo di passare il segno della misura, scavalcando la soglia del realismo e finendo nel tono decisamente farsesco, con i consueti atteggiamenti disinibiti e accondiscendenti. Resta l'interesse che deriva da una migliore conoscenza di quelle lontane realtà urbane, in un' ottica che non esclude anche la denuncia di situazioni superficiali e artificiose e l'apertura finale ad un futuro più concreto. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come discutibile, e comunque segnato da alcune ambiguità.
UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film si presta ad un utilizzo mirato, nell'ambito anche del rapporto cinema/realtà giovanile. Attenzione è da tenere per i minori in occasione di passaggi televisivi.

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