MOMO ALLA CONQUISTA DEL TEMPO

Valutazione
Raccomandabile, poetico*
Tematica
Bambini, Letteratura, Solidarietà-Amore
Genere
Film d'animazione
Regia
Enzo D'Alò
Durata
75'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Germania, Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Cecchi Gori Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Enzo D'Alò, Umberto Marino tratto dal romanzo 'Momo' di Michael Ende
Musiche
Gianna Nannini
Montaggio
Simona Paggi

Orig.: Italia/Germania (2001) - Sogg.: tratto dal romanzo 'Momo' di Michael Ende - Scenegg.: Enzo D'Alò, Umberto Marino - Mus.: Gianna Nannini - Montagg.: Simona Paggi - Dur.: 75' - Produz.: Cecchi Gori Group Fin.Ma.Vi. (Italia), Taurus Produktion GmbH (Germania).

Interpreti e ruoli

Momo (voce italiana Erica Necci), Mastro Hora (Diego Abatantuono), il presidente dei Signori Grigi (Giancarlo Giannini), il secondo del presidente (Sergio Rubini), e gli altri protagonisti del cartone animato.

Soggetto

Da chissà dove arriva in un paesino Momo, una bambina che, col suo candore e la sua curiosità, conquista i ragazzini del luogo e gioca con loro in un anfiteatro abbandonato. I Signori Grigi, uniti in società, convincono gli adulti a risparmiare tempo, sottraendolo ai loro affetti, agli hobby, al sonno, e lavorando più alacremente. Promettono loro di maturare interessi sul tempo risparmiato custodendolo in una banca speciale. In realtà usano le foglie essiccate di ogni Orafiore in dotazione agli uomini allo scopo di farne sigari che fumano in continuazione per poter esistere; qualora ne rimangano senza, si dissolvono. Nel tentativo di dare a Momo una bambola parlante e superaccessoriata (dice in continuazione: "Voglio più cose"), al posto di quella di pezza che tanto ama, un Signore Grigio si lascia intenerire dalla bambina, che gli chiede se nessuno gli abbia mai voluto bene. L'uomo diventa color carne e rivela il piano del gruppo a cui appartiene. Quando Momo decide di salvare il mondo in pericolo insieme agli altri bambini, il Presidente dei Signori Grigi la isola rubando il tempo a tutti i suoi amici e ordina di darle la caccia per eliminarla. Seguendo Cassiopea, una tartaruga magica, Momo arriva al Palazzo del Tempo, dove é accolta da Mastro Hora, il cui compito è di assegnare il tempo ad ogni uomo, e per questo non può mai addormentarsi. L'unico piano possibile per sconfiggere i temibili Signori Grigi necessita del coraggio di Momo. Mastro Hora si addormenta, il tempo si ferma e i Signori Grigi, cominciando a dissolversi, corrono verso il deposito di sigari. Momo arriva in tempo per bloccarne l'ingresso e liberare così tutti i petali delle Orafiore, che tornano ai legittimi proprietari.

Valutazione Pastorale

Film pregevole per la poesia con cui tratta una tematica complessa come quella del tempo, comprese le inevitabili implicazioni filosofiche che rendono il prodotto non esclusivamente indirizzato ai bambini, per i quali il divertimento é comunque assicurato grazie a un ritmo dinamico e serrato, sia nei dialoghi brillanti che nel montaggio. I cattivi sono divertenti, i personaggi animali azzeccati e ben doppiati, come la coppia di assistenti di Mastro Hora, il gallo e la civetta, che litigano sempre in quanto rappresentano gli opposti del giorno e della notte. Qual é il tempo sprecato o perduto? Quello dedicato al produrre a tutti i costi o invece ai sentimenti, alle emozioni, ai propri sogni? I Signori Grigi, che rubano il tempo e rendono gli adulti stressati, incapaci di dormire, non dovrebbero esistere; se esistono é perché siamo noi che decidiamo di regalare loro il nostro tempo invece di imparare da Momo, che segue la tartaruga, simbolo di lentezza, e corre solo quando lo decide lei. I Signori Grigi vanno di fretta e si scontrano di continuo, non sanno rispettare lo spazio altrui. Essi rubano la fantasia dei bambini pubblicizzando una bambola che, ripetendo le stesse frasi, li uniforma e li costringe a un gioco sempre uguale. Non si può non vedere nell'organizzazione dei Signori Grigi, che compiono ogni gesto all'unisono ma sono pronti ad eliminarsi a vicenda, una critica alla filosofia concorrenziale delle multinazionali che controllano tutto: banche, scuole, media, giocattoli, in pratica il tempo delle persone. Enzo D'Alò non delude con questo terzo lungometraggio tratto, come i precedenti, da un famoso romanzo e coadiuvato dalle azzeccate musiche e canzoni di Gianna Nannini e dalle voci di bravi attori italiani. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come raccomandabile, e poetico: sia sotto l'aspetto contenutistico/formale sia sotto quello di intrattenimento capace di resituire al pubblico infantile (e non solo) un po' di fantasia e un po' del tempo perduto vedendo film di minore spessore e sostanza.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, destinato a bambini ma anche a ragazzi e adulti, con una doppio livello di fruizione: trama favolistica da un lato, profonde riflessioni sul tempo e sull'omologazione culturale dall'altro. Da recuperare in occasioni di proposte didattiche e anche per un futuro utilizzo casalingo da parte di genitori e famiglie.

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