Orig.: Stati Uniti (2001) - Sogg.: basato sul libro omonimo di Stephen King - Scenegg.: William Goldman - Fotogr.(Scope/a colori): Piotr Sobocinski - Mus.: Mychael Danna - Montagg.: Pip Karmel - Dur.: 105' - Produz.: Kerry Heysen.
Interpreti e ruoli
Anthony Hopkins (Ted Brautigan), Anton Yelchin (Bobby Garfield), Hope Davis (Liz Garfield), Mika Boorem (Carol Gerber), David Morse (Bobby Garfield adulto), Alan Tudyk (Monte Man), Tom Bower (Len Files), Celia Weston (Alana Files), Will Rothar (John Sullivan 'Sully John'), Deirdre O'Connell (Molly Gerber), Timmy Reifsnyder . (harry Doolin)
Soggetto
Per Bobby Garfield, affermato fotografo, la morte di Sully, un amico d'infanzia, é l'occasione per ritornare nei luoghi dov'é cresciuto e recuperare con la memoria i ricordi dell'estate del 1960. Bobby é un ragazzino di 11 anni, orfano di padre e alle prese con una madre egoista. Trascorre le sue giornate con due coetanei: Carol, con cui vive l'indimenticabile primo amore, e Sully. La vita tranquilla di Bobby viene rivoluzionata dall'arrivo, nell'edificio in cui vive, di un anziano inquilino, Ted Brautigan, uomo misterioso con poteri psichici paranormali e con strani attacchi di assenza. Bobby comincia a fare qualche lavoretto per lui, in modo da guadagnare i soldi per comprarsi la tanto sospirata bicicletta. Il suo compito consiste nel leggergli tutti i giorni il giornale e nell'avvertirlo dell'arrivo dei cosiddetti "uomini bassi", che lo stanno cercando per utilizzare i suoi poteri per loschi scopi. Ted e Bobby finiscono per legare, anche perché l'anziano riserva al ragazzino tutte quelle attenzioni che da sempre gli sono mancate. Grazie a Ted Bobby non solo recupera il ricordo del padre ma entra con coraggio nel mondo degli adulti. Bobby vive una estate bellissima e breve, prima che succeda l'inevitabile. Ted, denunciato dalla mamma di Bobby, viene catturato. Bobby e la madre invece si trasferiscono in un'altra città. Finto il flashback, Bobby adulto torna così nella vecchia casa teatro di quelle lontane avventure, e qui incontra Molly, la figlia di Carol. L'amica d'infanzia è morta e alla figlia Bobby regala una sua foto da bambina.
Valutazione Pastorale
Basato sul racconto omonimo di Stephen King, il film mette in scena alcune tematiche tradizionali della cultura americana: il problema della crescita; i rapporti conflittuali con i genitori, la cattiveria del mondo vista con gli occhi di un bambino; la prova del coraggio come momento di iniziazione alla vita adulta; il valore dell'amicizia; la purezza del primo amore. Siamo quindi di fronte ad una commedia dei ricordi e della nostaglia che, in un'atmosfera generale velata di tristezza, malinconia e paura da "caccia alle streghe", presenta apprezzabili spunti narrativi. Interessante il rapporto tra la madre, figura negativa, distaccata ed egoista, e il figlio che sta crescendo e ha, quindi, bisogno di solidi punti di riferimento. Con sensibilità é delineato anche il legame tra Bobby e Ted: in relazione al ragazzino, alla ricerca della figura paterna, c'é il vecchio saggio che non solo mostra cosa sia la prudenza ma insegna ad aprire gli occhi sul mondo e a guardarsi dai nemici. Si tratta dunque di un racconto che, con andamento da favola, apre uno sguardo benevolo sul mondo dell'infanzia, un mondo in cui era ancora possibile immaginare una ipotetica realtà sommersa rappresentata, come dice il titolo, da Atlantide. Certo la regia indulge più al patetico che all'asciuttezza, c'é qualche passaggio schematico e scoordinato. Prevalgono però semplicità e commozione, e l'apertura a messaggi di affettuosa speranza. Dal punto di vista pastorale, nonostante qualche scivolata retorica, il film é da valutare come positivo, accettabile quindi e nell'insieme poetico.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre come spettacolo di semplice e immediata fruizione.