Orig.: Stati Uniti (2001) - Sogg.: Paul Felopulos & David Atkins - Scenegg.: David Atkins - Fotogr.(Panoramica/a colori): Vilko Filac - Mus.: Steve Bartek - Montagg.: Melody London - Dur.: 95' - Produz.: Paul Mones, Daniel M.Rosenberg.
Interpreti e ruoli
Steve Martin (Frank Sangster), Laura Dern (Jean Noble), Helena Bonham Carter (Susan), Lynne Thigpen (Pat), Polly Noonan (Sally), Elias Koteas (Harlan Sangster), Scott Caan (Duane), Chelcie Ross (Mike), Karol Kent (detective Lily Pons), Kevin Bacon
Soggetto
Frank Sangster, titolare di un avviatissimo studio dentistico, é fidanzato con Jean la sua prima assistente. La sua vita regolata subisce una brusca sterzata, quando in visita arriva Susan, che si accomoda sulla poltrona dei pazienti e dice di aver bisogno di molti antidolorifici. In breve tempo dagli armadietti vengono a mancare farmaci per i quali è obbligatoria la ricetta medica, e Frank, oltreché essere pedinato da Duane, il fratello psicotico di Susan, si accorge di essere ricercato sia dalla DEA sia dalla polizia per traffico di droga, e per l'omicidio dello stesso Duane. Mentre è in fuga, Frank, sempre più attratto da Susan, la trova in un motel con Harlan, il fratello ribelle, che da anni Frank mantiene in silenzio. Arrestato, Frank finisce in carcere. Riesce a scappare, va a casa di Jane, trova i denti che lui stesso aveva costruito e capisce che tutto il piano era stato organizzato da Jane, che aveva incaricato Harlan di cercare una come Susan per farla andare allo studio e inguaiarlo. Ora Frank si finge morto, arriva Jane, lo osserva ma viene arrestata. Ecco Frank e Susan trasferiti in Francia per una nuova vita.
Valutazione Pastorale
Gli elementi per il thriller ci sarebbero, quelli per il grottesco anche: ma stavolta di due generi non ne viene fuori neanche uno buono. Si tratta dunque di un film di routine molto modesto, senza pretese di contenuti, certamente di intrattenimento ma tirato via alla meno peggio in modo fiacco e convenzionale. Dopo un inizio promettente, il copione naufraga nelle incongruenze, in situazioni insulse, dalle quali sembra che tutti, gli attori per primi, abbiano una gran voglia di scappare al più presto. Sono mal riusciti i dialoghi, approssimativi i comportamenti, quasi irritante la gestualità. Il film percorre la linea piatta per quasi tutta la durata e, dal punto di vista pastorale, non può che essere valutato come inconsistente, e segnato da non poche grossolanità.
UTILIZZAZIONE: può essere trascurata sia in programmazione ordinaria sia in altre circostanze. Attenzione per i minori in caso di passaggi televisivi.