ROLLERBALL

Valutazione
Discutibile, violenze
Tematica
Avidità, Avventura, Denaro, Politica-Società, Violenza
Genere
Avventuroso
Regia
John McTiernan
Durata
98'
Anno di uscita
2002
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Rollerball
Distribuzione
Eagle Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Larry Ferguson e John Pogue basato sul racconto e sceneggiatura di William Harrison
Musiche
Eric Serra
Montaggio
John Wright

Orig.: Stati Uniti (2001) - Sogg.: basato sul racconto e sceneggiatura di William Harrison - Scenegg.: Larry Ferguson e John Pogue - Fotogr.(Scope/a colori): Steve Mason - Mus.: Eric Serra - Montagg.: John Wright - Dur.: 98' - Produz.: Charles Roven, Beau St.Clair, John McTiernan.

Interpreti e ruoli

Jean Reno (Petrovich), Chris Klein (Jonathan Cross), LL Cool J. (Marcus Ridley), Rebecca Romijn-Stamos (Aurora), Naveen Andrews

Soggetto

Appassionato di sport estremi, il giovane Jonathan Cross vien convinto dall'amico Marcus a far parte della squadra di rollerball (sport violento, pericoloso, quasi senza regole) messa in piedi da Alexi Petrovich, che offre enormi prospettive di guadagno. Il tutto si svolge nei paesi dell'Est, in particolare nel selvaggio Kazakistan, all'estremità dell'ex impero sovietico, tra minatori trattati come schiavi in un contesto sociale di grande confusione, scenario ideale per uno sport che vuole il sangue poiché fa audience e i cui giocatori viaggiano su Ferrari e Lotus lungo autostrade deserte. Alexi organizza le cose per imbrogliare le partite, corrompendo i giocatori e inducendoli ad usare armi e maniere molto forti contro altri giocatori. Si sussegue così una serie di incidenti dolosi che portano alla morte di un componente della squadra di Jonathan. Questi, nel frattempo innamoratosi di Aurora, una giocatrice, non appena ha la conferma degli imbrogli, cerca di scappare ma non riesce, mentre nella fuga perde la vita l'amico Marcus. A questo punto Jonathan capisce che deve impegnarsi a cambiare la situazione. Nel corso della partita finale crea dunque le premesse per un ribaltamento, non solo del gioco ma dell'intero sistema. Affronta Alexi, lo elimina e finalmente, ferito, Aurora può portarlo all'ospedale e poi a casa propria.

Valutazione Pastorale

Come già nel precedente "Rollerball" diretto da Norman Jewison nel 1975, anche qui il tema centrale é quello della violenza nello sport come specchio della violenza di una società in cui non esistono più regole e tutto diventa lecito. Ma ancora una volta il remake resta inferiore all'originale. Più che approfondire il tema, il copione mette insieme esibizioni di spettacolari acrobazie su pattini e motociclette. Il racconto resta così ad un livello soltanto avventuroso: il ragazzo Jonathan si mette di fronte al cattivo e, dopo molti rischi, lo elimina. Il bene vince sul male, e tutti sono contenti. In una cornice quasi solo di azione fanno da contorno riferimenti all'amicizia, all'uguaglianza, al desiderio di giustizia, con velate denunce all'uso dello sport e degli esseri umani unicamente come strumento di guadagno. Sull'altro fronte, l'eccesso di spettacolarità dà spazio a momenti in cui la violenza risulta insistita e forse un po' compiaciuta. Tra momenti più o meno riusciti, il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come discutibile, evidenziando le violenze che punteggiano la vicenda.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza dei minori. La modestia della realizzazione non suggerisce altri tipi di utilizzo.

Le altre valutazioni

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