Orig.: Stati Uniti (1999) - Sogg. e scenegg.: Malcolm D.Lee - Fotogr.(Panoramica/a colori): Frank Prinzi - Mus.: Stanley Clarke - Montagg.: Cara Silverman - Dur.: 120' - Produz.: Spike Lee, Sam Kitt, Bill Carraro.
Interpreti e ruoli
Taye Diggs (Harper), Nia Long (Jordan), Morris Chestnut (Lance), Harold Perrineau (Murch), Terrence Howard (Quentin), Sanaa Lathan (Robin), Monica Calhoun (Mia), Melissa De Sousa . (Shelby), Victoria Dillard (Anita), Regina Hall (Candy)
Soggetto
Lance e Mia hanno deciso di sposarsi. Harper, scrittore poco impegnato e testimone di nozze, sta sulle spine, e non ha tutti i torti. Il suo nuovo romanzo erotico uscirà tra poco in libreria e quando i suoi amici lo leggeranno si renderanno conto di somigliare in maniera impressionante ai personaggi del libro. A peggiorare la situazione interviene Jordan, produttrice televisiva e damigella della sposa, che si è procurata una copia promozionale del libro per farla circolare tra gli amici. Harper allora va da Jordan e, dopo aver a lungoi parlato, i due hanno un intenso rapporto. La sera dell'addio al celibato tutti gli amici si riuniscono con Lance. Una parola tira l'altra, un po' si ride e si scherza, un po' si fa sul serio, sorgono contrasti e tensioni, e alla fine Lance dice che il matrimonio è annullato. Harper si rivede con Jordan, e i due litigano duramente. Il giorno dopo in città arriva Robin, fidanzata di Harper. Questi, in un ultimo tentativo, si inginocchia per convincere Lance a cambiare idea. Lance accetta, e il matrimonio si svolge. Harper pronuncia il discorso di rito. Jordan poi gli dice che Robin è la ragazza giusta per lui. Allora Harper, nel mezzo della sala, chiede a Robin di sposarlo. Lei dice di si, e tutti riprendono a ballare.
Valutazione Pastorale
Tutti i protagonisti sono di colore, e in cabina di produzione c'è la presenza, come sempre 'forte', di Spike Lee. E così l'intenzione é duplice: da un lato la ricerca di modelli positivi da offrire alla comunità afroamericana; dall'altro raccontare una storia universale che parla di un gruppo di giovani uomini e donne, del loro cammino verso la maturità e di come imparano ad accettarla. Si può dire che questo cammino è presente. Certo non é chiaro da subito, e i momenti 'arrabbiati', anche brutali, fatti di parole e gesti scoperti, potrebbero indurre a qualche spiazzamento. Ma gli argomenti sono seri e sono affrontati da giovani alla ricerca, si direbbe, di echi antichi: una nostalgia per valori quali il perdono, l'amicizia, l'autenticità. Dopo una parte iniziale preparatoria, il racconto vira sui toni agrodolci: posizione sociale dei personaggi medio-alta; ironia sul ruolo dello scrittore; incapacità di tenere i segreti e bisogno di dire la verità. Lo scrittore diventa il capro espiatorio, l'intellettuale si inginocchia e vuole salvarsi, magari confusamente. Se è vero che restano interrogativi di fondo sulla sincerità del discorso morale, si può altrettanto dire che il film scava dentro argomenti forti con angolazioni forti, e non per colpire allo stomaco gratuitamente ma per andare meglio alla radice delle inquietudini e dei malesseri contenporanei. Film ambivalente dunque , ma da non mandare sprecato. Dal punto di vista pastorale, è da valutare come discutibile, certo evidenziando le frequenti scabrosità più verbali che visive.
UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film si segnala per proiezioni mirate, per affrontare temi attuali con prospettive nuove da parte di un pubblico adulto e maturo. Attenzione per i minori in caso di passaggi televisivi.