Orig.: Stati Uniti - Sogg.: Ted Elliott, Terry Rossio, Stuart Beattie, Jay Wolpert ispirato all'attrazione Disney "I pirati dei Caraibi" - Scenegg.: Ted Elliott, Terry Rossio - Fotogr.(Scope/a colori): Darius Wolski - Mus.: Klaus Badelt - Montagg.: Stephen Rivkin, Arthur Schmidt, Craig Wood - Dur.: 142' - Produz.: Jerry Bruckheimer.
Interpreti e ruoli
Johnny Depp (Jack Sparrow), Geoffrey Rush (Barbossa), Keira Knightley . (Elizabeth Swaan), Orlando Bloom (Will Turner), Jack Davemport (Norrington), Jonathan Price (governatore Swaan), Lee Arenberg (Pintel), Angus Barnett (Mullroy), David Bailie (Cotton), Damian O'Hare . (Gillette)
Soggetto
Nel mar dei Caraibi, nel 1600, Elizabeth Swaan, figlia del governatore britannico di Port Royal, viene rapita dai pirati del capitano Barbossa. Costui è deciso ad entrare in possesso di un medaglione azteco, l'ultimo mancante ad un tesoro che così metterebbe fine alla maledizione che ha trasformato tutto l'equipaggio in "non morti", ossia scheletri che tali si rivelano solo quando c'è la luna. In realtà Elizabeth ha preso quel medaglione di nascosto, anni prima, a Will Turner, ora artigiano costruttore di spade. I due sono innamorati ma non possono dirselo, e così lei aveva finito per accettare di andare in sposa ad un ufficiale. Ora Will, per liberarla, accetta di collaborare con Jack Sparrow, piratesco comandante della Perla Nera, rimasto senza nave. Dopo lunghe traversie e ribaltamenti di situazioni, i due sconfiggono Barbossa e liberano Elizabeth. Jack tuttavia viene condannato a morte. All'ultimo momento, dopoché Elizabeth e Will si sono finalmente dichiarati, proprio quest'ultimo interviene e fa fuggire Jack. Il quale salpa sulla Perla Nera verso nuove imprese.
Valutazione Pastorale
Se il cinema è in crisi, basta tornare alla vecchie storie di una volta, e a quel genere 'romanzesco-avventuroso' che discende direttamente dalla grande narrativa dell'Ottocento, per costruire vicende limpide e precise. Ecco ancora quindi: pirati, galeoni, mari immensi, isole deserte, situazioni di pericolo, coraggio, sentimenti, rivincite. Un repertorio tutto prevedibile ma sempre fresco, avvincente, capace di tenere viva l'attenzione. Certo il merito va al copione che con intelligenza rivitalizza gli sterotipi di tanti altri film e li mescola con spruzzate di horror-grottesco, con ammiccamenti e rovesciamenti delle maschere, con l'intrecciarsi di grandi e impossibili verità: l'avidità, la carriera, la nave come luogo di libertà. Così il film diventa subito favola, dove c'è la Storia ma niente é vero, diventa avventura, epica, e anche quasi musical. Da un lato la lotta tra bene e male, dall'altro il trionfo dell'amore: identificazione immediata, ritmo trascinante, fantasia a briglia sciolta. Un bello spettacolo, di puro divertimento che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come positivo, accettabile, e nell'insieme semplice.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da recuperare come passatempo di ampia e piacevole fruizione.