Orig.: Italia (2002) - Sogg.: Stefania Montorsi - Scenegg.: Stefania Montorsi, Daniele Luchetti, Ivan Cotroneo - Fotogr.(Panoramica/a colori): Paolo Carnera - Mus.: Francesco Salvatore, Danilo Cherni - Montagg.: Angelo Nicolini - Dur.: 105' - Produz.: Conchita Airoldi.
Interpreti e ruoli
Stefania Montorsi (Stefania), Martina Merlino (Martina/Megghy), Giampaolo Morelli (Andrea), Alberto Cucco . (Pippo)
Soggetto
Siamo alla vigilia delle vacanze estive e Stefania e Andrea si sono lasciati senza motivi apparenti. Megghy, 14 anni, stava per partire con il gruppo Scout ma volontariamente è arrivata tardi al treno. Sua madre è in vacanza e l'unica possibilità che le rimane è aggregarsi alla zia Stefania e convincerla a salpare per la Grecia. Sul traghetto Megghy confida alla zia il proprio progetto: l'isola di Ios, dove sbarcheranno, é nota come isola dell'amore, e lì lei ha intenzione di perdere finalmente la verginità, sentendosi pronta per questo passo. Del tutto impreparata a fronteggiare una simile situazione, Stefania cerca di in qualche modo di sorvegliare la nipote, ma il suo pensiero è ancora rivolto ad Andrea. Girando per l'isola, Megghy incontra un ragazzo italiano, ne resta colpita, pensa che potrebbe essere lui il prescelto. Passano alcuni giorni prima che Megghy riesca a trovare l'occasione per fare vedere il ragazzo alla zia. Stefania lo osserva allibità mentre é stordito in una tenda: si tratta di Andrea. L'equivoco genera disperazione. Dopo che si sono tutti ritrovati per i 15 anni di lei, Stefania decide che è ora di tornare in Italia. All'imbarco, Andrea le corre incontro, la trova sul pulman, si baciano, fanno il viaggio insieme. E Megghy rimane sull'isola. Con lei c'é Pippo, un coetaneo che la corteggiava.
Valutazione Pastorale
Tema per niente facile, per i genitori, quello dell'incontro con il sesso dei figli adolescenti. Circondati da stampa e immagini ammiccanti e patinate, i ragazzi spesso restano soli a prendere decisioni importanti. Assenti padre e madre, in questo caso c'è una zia, ancora giovane però, e quindi a sua volta impegnata a fare i conti con i magri risultati di una 'liberazione' sessuale che ha lasciato poche certezze e moltissimi interrogativi, tra cui l'incapacità di gestire rapporti duraturi. Se l'argomento quindi è da non trascurare, il film lo affronta alla maniera delle commedie balneari all'italiana. Lo conferma lo spunto/equivoco di Andrea, conteso da zia e nipote all'insaputa l'una dell'altra. Toni molto leggeri, clima goliardico, ambientazione reale ma non realistica (vedi l'uso della canzone di Mina nel finale). E soprattutto un diluvio verbale di Megghy intorno alla verginità, con dissertazioni insistenti e quasi ossessive. Tra Megghy e la zia passano due periodi diversi della vita nei quali il sesso produce emozioni contrastanti, se accompagnato o no dal sentimento. La scelta conclusiva di Stefania sarà di esempio per Megghy, che ha vissuto il momento di una volontà acerba e non controllabile e ora torna ai limiti previsti dalla propria età. Film discontinuo con qualche passaggio azzeccato tra cronaca e denuncia e che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come discutibile, e segnato da indubbie scabrosità
Utilizzazione
Anche se la protagonista è una ragazzina, l'utilizzazione in programmazione ordinaria è preferibile riservarla ad un pubblico maturo. In occasioni mirate e con adeguati supporti, il film può essere visto nell'ottica del rapporto genitori/figli sui temi ampi della crescita e della maturità. Attenzione per i minori in caso di passaggi televisivi.