Orig.: Stati Uniti (2002) - Sogg. e scenegg.: Alan McElroy - Fotogr.(Scope/a colori): Julio Macat - Mus.: Dpn Davis - Montagg.: Jay Cassidy, Caroline Ross - Dur.: 91' - Produz.: Elie Samaha, Chris Lee, Andrews Stevens, Kaos.
Interpreti e ruoli
Antonio Banderas (Jeremiah Ecks), Lucy Liu (Sever), Gregg Henry (Robert Gant), Talisa Soto (Vinnie), Ray Park . (Ross), Miguel Sandoval (Julio Martin), Terry Chen . (Harry Lee)
Soggetto
Intorno ad un piccolo apparecchio che ha la possibilità di essere iniettato in una persona, restarvi senza fastidi apparenti ed essere attivato a distanza per ucciderla, si scatena una lotta serrata e terribile. Vi partecipano Jeremiah Ecks, che dopo sette anni ha saputo dall'FBI che sua moglie Vinnie è ancora viva; Sever, una ex agente della DIA; Ross, poliziotto che fiancheggia Robert Gant. Costui faceva parte in passato dell'FBI, poi si è messo in proprio, fino a diventare il marito di Vinnie, che credeva morto Jeremiah. I due hanno un figlio piccolo, Michael, sul quale è stato installato il mortale congegno. Tra inseguimenti, sparatorie, ribaltamenti di posizioni, Sever e Ecks riescono a circondare Robert, che ha architettato tutta l'operazione per rivendere ad altri il meccanismo. Ora Ecks ha saputo che Michael è figlio suo. Dopo un ulteriore agguato, Robert viene eliminato, e Ecks finalmente si riunisce con la propria famiglia. Sever si allontana soddisfatta.
Valutazione Pastorale
Si tratta di un film d'azione costruito sugli elementi più consueti e prevedibili: un pretesto narrativo molto flebile serve a dare il via ad una trama che si sviluppa sull'assemblaggio di rincorse, corse folli su strada, scontri a fuoco improbabili, incendi, scoppi, scontro tra i vari 'poteri' della sicurezza americana (FBI, DIA, polizia...). Ne esce un prodotto di mestiere, soprattutto di taglio commerciale, che si affida quasi esclusivamente agli effetti speciali profusi a piene mani. Le esagerazioni non si contano, e a un certo punto, quando il rumore diventa prevalente, fa capolino una certa noia. Tuttavia permane una distinzione chiara dei ruoli del bene e del male, e il finale evolve in modo sereno e conciliante verso la famiglia. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come accettabile, con riserve per le troppe superficialità con cui espone alcuni aspetti più interessanti.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con una preferenza per appassionati del genere, tutto azione e poco pensiero. Qualche attenzione é da tenere per i minori in previsione di passaggi televisivi.