Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg. e scenegg.: Larry e Andy Wachowski - Fotogr.(Scope/a colori): Bill Pope - Mus.: Don Davis - Montagg.: Zach Staenberg - Dur.: 138' - Produz.: Joel Silver.
Interpreti e ruoli
Keanu Reeves (Neo), Laurence Fishburne (Morpheus), Carrie Ann Moss (Trinity), Jada Pinkett Smith (Niobe), Hugo Weaving (agente Smith), Gloria Foster (l'Oracolo), Harold Perrineau (Link), Monica Bellucci (Persephone), Lambert Wilson (Merovingian), Harry Lennix (comandante Lock)
Soggetto
Neo si sveglia inquieto. Accanto a lui c'é Trinity. Neo ormai sa che il suo compito è salvare Zion, la città sede dei ribelli, dall'attacco imminente di 250mila sentinelle meccaniche. Per fare questo Neo cerca l'Oracolo. Dopo aver superato le diffidenze di Seraf, che lo aveva sfidato per essere sicutro che fosse lui l'Eletto, Neo parla finalmente con l'Oracolo ("Sei qui non per scegliere ma per capire le ragioni della scelta"): gli dice che deve andare verso la sorgente, verso una porta fatta di luci ma che poi gli servirà il fabbricante di chiavi, l'unico in grado di entrare nei segreti di Matrix. Il fabbricante è prigioniero di Merovingian, trafficante di informazioni. Neo va da lui, per niente intenzionato ad esaudire la richiesta, ma costretto a cedere quando interviene la moglie Persephone che, volendo ingelosire il marito, chiede un bacio a Neo in cambio del prigioniero. Superati altri ostacoli, Neo arriva alla luce ma qui trova l'architetto di Matrix, capisce di essere una 'anomalia' fatta sistema, di essere stato preceduto da altri e quindi di doversi considerare una presenza già prevista all'interno di Matrix stesso. Preso dal dilemma se tornare da Trinity e salvarsi con lei o andare verso Zion e scongiurarne l'esplosione, Neo resta in sospeso.
Valutazione Pastorale
Il racconto finisce con un "continua..." che serve a creare l'attesa per il terzo capitolo della saga, già girato e di cui dopo i titoli di coda si vede un assaggio. Vista la brusca sospensione, era forte la tentazione di rinviare al momento successivo anche la valutazione: per potersi esprimere più compiutamente. E' però vero che, dilungandosi per 138', anche questo secondo espisodio qualche notazione la merita. Cominciando col ribadire il carattere di incompiutezza di questo sequel, quasi una sorta di anello di congiunzione tra primo e terzo. Il copione lavora su un sistema narrativo ormai costruito, e i due autori-registi possono dilungarsi di più su alcuni temi: la missione, la scelta, il libero arbitrio. Dopo circa due ore, solo negli ultimi venti minuti si assiste a qualche passo avanti sul piano dello sviluppo della trama: viene buttata sul campo l'ipotesi (o la certezza) che Neo non sia fuori ma dentro il sistema, che tutto dunque ruoti su se stesso in una sorta di autoreferenzialità dei segni e della macchina dove ogni diversità si annulla tranne il significante dell'amore. Il senso di una circolarità eterna e meccanica privata del soffio interiore nell'anima dell'essere umano creerebbe una specie di 'sistema' da guardare con qualche perplessità. In attesa del terzo episodio dunque, si può lasciare questo secondo in uno stadio intermedio, valutandolo, dal punto di vista pastorale, come accettabile ma con riserve per la presenza di una diffusa superficialità di approccio a temi importanti.
UTILIZZAZIONE: di notevole impatto sul piano spettacolare ma non privo di passaggi superflui e di momenti di stanca, il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con preferenza per un pubblico di giovani e adulti. Meno adatto per adolescenti (troppi termini di peso buttati lì un po' alla rinfusa: l'Eletto, Trinity, la Luce, la salvezza...).