Orig.: Italia (2003) - Sogg. e scenegg.: Rosa A.Menduni e Roberto De Giorgi - Fotogr. (Normale/a colori): Giulio Pietromarchi - Mus.: Ennio e Andrea Morricone - Montagg.: Mirco Garrone - Dur.: 95' - Produz.: Medusa Film.
Interpreti e ruoli
Claudia Gerini (Lorenza), Pierfrancesco Favino (Riccardo), Sabrina Impacciatore (Paola), Pierre Cosso (Giulio), Giovanni Esposito (Gaetano), Francesca Antonelli (Chiara), Elda Alvigini (Clotilde), Paola Minaccioni (Veronica), Tatiana Lepore . (Antonella), Irene Ivaldi (Simona), Valentina Carnelutti (Silvietta), Patrizia Sacchi (Elisa), Giuditta Saltarini . (madre di Lorenza)
Soggetto
In vista dei trenta anni, Lorenza, che vive sola e ha un lavoro, non trova l'uomo giusto. Stanca delle uscite serali con il gruppo delle amiche sole, un giorno decide di affittare un fidanzato, e lo trova in Riccardo, che accetta perchè disoccupato. Riccardo deve svegliarla con parole carine, mandarle fiori in ufficio, portarla a cena la sera, senza nessun altro tipo di coinvolgimento. Capita poi che, per lavoro, Lorenza conosca Giulio, mezzo italiano mezzo francese, elegante e affascinante. Quando Giulio le chiede di uscire insieme, Lorenza accetta immediatamente, convinta di aver trovato la persona giusta. Solo che ora c'è da licenziare Riccardo. Lorenza non ci riesce e comincia una lunga serie di equivoci. Dopo un viaggio insieme però, Lorenza capisce che con Giulio non funzionerà, lo lascia e cerca di conquistare Riccardo. Lui vorrebbe andarsene, ma in realtà entrambi sono innamorati. Ora possono iniziare la loro vera storia d'amore.
Valutazione Pastorale
La seconda generazione dei Morricone si fa strada. Se Ennio scrive ancora la colonna sonora, affiancandosi il figlio Andrea, ecco che l'altro figlio Giovanni, dopo una intensa attività tra corti, spot e soap ('Un posto al sole'), esordisce nel lungometraggio. Il copione rientra a pieno titolo nella commedia leggera italiana, quella delle incertezze e degli inciampi sentimentali, visti dalla parte di lei: ossia portando in primo piano l'eccesso opposto cui è arrivata in certi casi la donna oggi. La voglia sfrenata di autogestione e di indipendenza ha generato incertezza, solitudine, diffidenza in molti uomini. I temi naturalmente sono anche seri, ma qui bisogna sorriderne e, tra malinconie varie, aspettare il giusto lieto fine che tutto sommato non guasta. Il modello é "Harry ti presento Sally", non facile da uguagliare ma seguito dall'esordiente Morricone con sufficiente agilità narrativa e con una misurata miscela di umorismo e amarezza. Ben interpretato, il film scorre senza porsi eccessive pretese e, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile, e nell'insieme brillante.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e recuperato come commedia italiana di dignitosa fattura.