Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg. e scenegg.: Mike White - Fotogr.(Normale/a colori): Enrique Chediak - Mus.: Joey Waronker, Tony Maxwell - Montagg.: Jeff Betancourt - Dur.: 93' - Produz.: Matthew Greenfield, Shelly Glasser, Gina Kwon.
Interpreti e ruoli
Jennifer Aniston (Justine), Jake Gyllenhaal (Holden/Tom), John C.Really (Phil), Tim Blake Nelson (Bubba), Deborah Rush (Gwen), Mike White.
Soggetto
Justine lavora nel supermarket di una cittadina del Texas. Da anni è sposata con Phil, che fa l'imbianchino ma passa molto a tempo a casa, seduto sul divano a guardare la televisione e a fumare spinelli con l'amico/collega Bubba. Justine é insoddisfatta, e quando il suo sguardo incrocia quello del giovane Tom, sente che qualcosa di nuovo può succedere. Dopo qualche incertezza, Justine e Tom (che si fa chiamare Holden come il protagonista del suo romanzo preferito) avviano una relazione. Quando sono al motel, Bubba per caso li vede, ricatta la donna e si fa pagare il silenzio in cambio di un rapporto con lei. Venutolo a sapere, Tom rimprovera Justine e scoppia in un pianto disperato. Intanto Phil fa controlli per accertare la positività del proprio seme. E quando Justine annuncia di essere incinta, lui esulta. Tom ruba 15mila dollari dalla cassa del supermarket e invita Justine a scappare subito insieme. A casa Phil riceve per telefono la notizia di essere sterile, ma pensa ad un errore. Justine allora denuncia Tom alla polizia e, quando si vede circondato, il ragazzo si spara e muore. Phil ora scopre la relazione che c'è stata tra i due. Litiga ma poi si riconcilia con la moglie. Mesi dopo nasce il bambino, che Phil ritiene suo. Justine legge il racconto scritto da Tom sul loro amore.
Valutazione Pastorale
La crisi della coppia, la perdita di motivazioni, la mancanza di obiettivi. E poi la piattezza esistenziale della piccola provincia, le giornate tutte uguali, il sogno di qualcosa di nuovo. Mettiamoci tutto questo, e aggiungiamo il bivio delle decisioni da prendere, le scelte da compiere: e forse qualcosa é rimasto fuori. Ma cambia poco. C'era un discorso serio da svolgere su quello stordimento del vivere che prende quando sono stati superati tutti i bisogni essenziali, su certi vuoti interiori che non si sa come colmare, sulla necessità di rinnovare le motivazioni del matrimonio e della coppia. Il discorso serio purtroppo è rimasto nelle intenzioni, lasciando spazio a situazioni al limite del paradosso dentro le quali si muovono personaggi tutti enfatizzati che comunicano con dialoghi da fotoromanzo o da soap-opera. La fragilità dei singoli ritratti psicologici impedisce il formarsi di un quadro generale che possa suscitare un qualche interesse. Il risultato é quello di una storiella schematica, melensa e piagnucolosa, che suscita risate più che riflessioni. Film mancato che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come inconsistente, e nell'insieme velleitario.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, come discreto prodotto medio anche se fallito negli obiettivi.