Orig.: Stati Uniti (2002) - Sogg. e scenegg.: Dana Carvey, Harris Goldberg - Fotogr.(Normale/a colori): Peter Lyons Collister - Mus.: Marc Ellis - Montagg.: Peck Prior, Sandy Solowitz - Dur.: 86' - Produz.: Sid Ganis, Alex Siskin, Barry Bernardi, Todd Garner.
Interpreti e ruoli
Dana Carvey (Pistachio Travestoni), Jennifer Esposito (Jennifer), James Brolin (Fabrizio Travestoni), Harold Gould ( il padre), Brent Spiner (nonno Travestoni), Maria Canals (Devlon Bowman)
Soggetto
Dopo un prologo nella Palermo del 1979, oggi a New York il giovane Pistachio Travestoni lavora come cameriere e imita el voci dei clienti. Poco dopo i suoi genitori vengono rapiti e per Pistachio comincia un brutto periodo alla loro ricerca. Il nonno arriva per dargli i primi consigli, poi insieme fanno una serie di audizioni per individuare una assistente. Alla fine viene ingaggiata Jennifer. Seguendo varie piste, i due si trovano coinvolti prima nelle gare al ristretto club della Tartaruga poi finiscono alla fiera dell'antiquariato. In ogni occasione Pistachio supera le difficoltà assumendo identità e voci diverse. Finalmente il padre viene individuato e liberato. Ora Jennifer e Pistachio possono restare insieme senza più doversi nascondere. E Pistachio viene nominato maestro dei travestimenti.
Valutazione Pastorale
Si tratta di una storia di taglio demenziale con frequenti cadute nel grottesco. Ad essere generosi, e per farsi capire, ci si muove tra Jerry Lewis e Danny Kaye, ossia nei paraggi di un protagonista che si traveste mille volte, cambia aspetto, voce, espressione, e fa ruotare intorno a se (a questi 'trasformismi') tutto il succo della vicenda. Troppo a lungo risulta prevalente una comicità di tipico gusto americano, con riferimenti a personaggi (reali e di fiction) a noi ignoti; e con giochi di parole che si perdono nella traduzione. Tuttavia l'attore che prende il film tutto su di sé é indubbiamente bravo, dedito a gags strampalate e assurde, dove spunta anche un po' di autoironia. A restare in primo piano è l'invito a non arrendersi alle difficoltà, ad adattarsi alle situazioni, e ad insistere nella ricerca dei genitori. In definitiva, dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, e anche se nell'insieme semplicistico.
UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film può essere utilizzato come passatempo di immediata e rapida fruizione, e come esempio di comicità tutta "all'americana".