Orig.: Stati Uniti (2002) - Sogg. e scenegg.: John Meadows - Fotogr.(Panoramica/a colori): Johnny Jensen - Mus.: Keith Forsey - Montagg.: Christopher Cibelli - Dur.: 91' - Produz.: Anthony Esposito.
Interpreti e ruoli
Mira Sorvino (Meg), Mariah Carey (Rachel), Melora Walters (Kate), Arthur Nascarella (Santalino), Joseph Siravo, Christian Maelen.
Soggetto
Ex studentessa di medicina, Meg arriva a New York e, grazie all'aiuto di un'amica dell'anziana nonna, trova lavoro come cameriera in un ristorante di proprietà di italo-americani. Anche se all'inizio combina qualche guaio, Meg fa amicizia con le altre due colleghe, Rachel e Kate. Quando alcuni frequentatori cominciano a parlare con lei e ad offrirle laute mance, Meg pensa di potersi sentire un po' più a proprio agio e intravede l'opportunità di dare un po' di ordine alla propria vita. Malauguratamente si trova invece a fare i conti con una realtà diversa: il ristorante è solo una copertura che serve ai boss mafiosi per mandare avanti il traffico di droga. Ormai entrata in confidenza con alcuni di loro e corteggiata dal figlio del capo, Meg decide di fare la valigia e andare via. Ma a questo punto Kate, rivelando di essere in realtà una poliziotta infiltrata, costringe Meg a collaborare: dovrà assecondare i boss e far loro confessare di essere gli autori di un omcidido appena messo a segno. Meg infine accetta, avvicina prima il figlio poi il padre, ma quest'ultimo intuisce l'inganno. Allora la polizia fa irruzione nel locale, spara all'impazzata, il boss Santalino muore insieme a Meg. Nel giorno del compleanno, Kate va a trovare Rachel nel locale dove le tre amiche amavano incontrasi. Rachel è molto arrabbiata con Kate, ma all'improvviso arriva anche Meg: non è morta ma questo devono credere gli altri boss ancora da catturare. Ora le tre amiche possono di nuovo brindare insieme.
Valutazione Pastorale
Si tratta di un 'poliziesco' che possiamo definire di ordinaria amministrazione. Non c'è niente di particolarmente nuovo infatti in questo racconto che propone un ennesimo ritratto di italo-americani dediti a traffici malavitosi e, all'interno di questo prevedibile quadro, alcuni personaggi messi di fronte a scelte difficile da compiere, scelte d'onore appunto, come indica il titolo italiano. Detto che anche lo 'svelamento' di Kate da cameriera a poliziotta non sorprende più di tanto, si può solo aggiungere che il ritmo è abbastanza stiracchiato, il tono generalmente noioso e il prodotto è commerciale, ordinario, di scarso peso. Anche i due temi che potevano emergere come interessanti (l'amicizia tra le tre ragazze, la volontà nel far trionfare la giustizia) restano sempre a livello epidermico e quindi poco coinvolgenti. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come inconsistente, e caratterizzato da superficialità.
UTILIZZAZIONE: in programmazione ordinaria e in altre occasioni l'utilizzazione può essere anche trascurata senza molti rimpianti, trattandosi, come detto, di uno spettacolo molto esile e di non troppe pretese.