Orig.: Stati Uniti (2002) - Sogg.: tratto dal romanzo di J.K. Rowling - Scenegg.: Steve Kloves - Fotogr.(Scope/a colori): Roger Pratt - Mus.: John Williams - Montagg.: Peter Honess - Dur.: 160' - Produz.: David Heyman.
Interpreti e ruoli
Daniel Radcliffe (Harry Potter), Emma Watson (Hermione Granger), Rupert Grint (Ron Weasley), Tom Felton (Draco Malfoy), Kenneth Branagh (Gilderoy Lockhart), John Cleese (Nick), Robbie Coltrane (Hagrid), Richard Harris (prof.Albus Silente), Jason Isaacs (Lucius Malfoy), Maggie Smith (Minerva), Fiona Shaw (Petunia), Julie Walters (Molly Weasley), Mark Williams (Arthur Weasley)
Soggetto
Chiuso nella sua stanza dagli zii, che non vogliono farlo partecipare ad una cena con ospiti di riguardo, Harry Potter si trova in compagnia di uno strano essere: un elfo chiamato Dobby dice di essere lì per metterlo in guardia da prossimi, grandi pericoli e lo esorta a non tornare a Hogwarts quando a settembre riprenderanno le lezioni. L'ammonimento ottiene su Harry l'effetto opposto. Sia pure dopo molti affanni, il ragazzo torna nell'edificio scolastico, dove in effetti deve constatare la presenza di strane, inquietanti atmosfere. Ritrova i suoi amici preferiti Hermione e Ron, mentre di nuovo avverte l'incombere di una voce sepolcrale che lo insegue attraverso i muri della scuola. Dai colloqui e dagli incontri con Albus Silente, con la professoressa McGranit, con il prof.Piton, emerge la notizia che quella situazione instabile sia dovuta alla riapertura, fatta da mano ignota, della Camera dei Segreti, con la conseguente minaccia da parte di Serpeverde di gettare Hogwarts nel caos. Il prof. Gilderoy, nuovo arrivato promette, da grande esperto di arti magiche, di risolvere subito il caso. In realtà non conosce la materia, e succede allora che Hermione ed altri studenti rimangano pietrificati da una forza misteriosa. Solo dopo la scoperta di un diario, e con l'intervento del fantasma di una ragazza nella toilette, Harry trova la forza per entrare nella Camera dei Segreti, affrontare esseri orribili, prima dello scontro finale con il mostro. Ora la calma torna a Hogwarts.
Valutazione Pastorale
La seconda puntata della saga di Harry Potter ricalca a grandi linee quella precedente. Essendo gli scenari e i personaggi immutati, le uniche vere novità riguardano il percorso da compiere prima di arrivare al lieto fine. E in questo caso l'aggettivo 'lieto' é quello più appropriato, perché lo scenario nel quale si immerge Harry (e fa immergere lo spettatore) é caratterizzato da mezzi toni, da atmosfere in chiaroscuro, dal buio. Più marcata è dunque la simbologia della favola, che crea contatti più frequenti con forme più raffinate del 'Male' per far trionfare il Bene, ma dopo pericoli insistenti e di terribili dimensioni. La paura segna sopratutto la seconda parte del racconto, disegnata però a misura di bambino e di ragazzo, quella paura verso le nuove scoperte della vita che segna le tappe della crescita verso l'adolescenza e l'età matura. Spettacolo di forte impatto, costruito senza risparmio, tono fiabesco e film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile, e nell'insieme semplice.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare come proposta di passatempo e di stimolo di riflessione per ragazzi, anche a livello scolastico e in rapporto con il romanzo della Rowling.