Orig.: Stati Uniti (2004) - Sogg.: Rex Pickett dal proprio romanzo omonimo - Scenegg.: Alexander Payne, Jim Taylor - Fotogr.(Normale/a colori): Phedon Papamichael - Mus.: Rolfe Kent - Montagg.: Kevin Trent - Dur.: 123' - Produz.: Michael London.
Interpreti e ruoli
Paul Giamatti (Miles Raymond), Thomas Haden Church (Jack), Virginia Madsen (Maya), Sandra Oh (Stephanie), MaryLouise Burke (mamma di Miles), Jessica Hecht . (Victoria), Alysia Reiner (Christine Erganian), Patrick Gallagher (Gary), Shaké Toukhmanian ( barista), Duke Moosekian (sig.ra Erganian), (Mike Erganian)
Soggetto
Manca una settimana al suo matrimonio e Jack, attore televisivo di qualche fama, decide di passarla, facendo un viaggio in macchina con l'amico Miles, insegnante di inglese e scrittore in attesa di pubblicazione. La destinazione è rappresentata dai vigneti della California. Nei giri da una fattoria all'altra, Miles sfodera grande conoscenza di vitigni e aromi, mentre Jack comincia a mettere gli occhi su ogni cameriera che incontrano. Un sera, in un locale, conoscono Maya e Stephanie. Jack è attratto da quest'ultima e decide che Miles vada con l'altra. Inutilmente Miles cerca di sottrarsi alla situazione. Jack e Stephanie hanno un rapporto che sembra di reciproca soddisfazione e che però finisce bruscamente quando la ragazza, che ha un figlio piccolo, viene a sapere che lui sta per sposarsi. Miles parla molto con Maya, ma il suo morale è basso, avendo nel frattempo ricevuto la notizia dell'ennesimo rifiuto di un editore. Il sabato i due fanno ritorno a casa. Jack si sposa e, al matrimonio, Miles rivede l'ex moglie, ora risposatasi. Si sente molto triste, prende la macchina e raggiunge la casa di Maya. Bussa alla sua porta.
Valutazione Pastorale
Si tratta di un nuovo, convincente capitolo di quel cinema americano 'on the road', lungo il quale corrono appaiati realismo e bilanci esistenziali. In effetti il copione (tratto da un romanzo) é intinto nell'ironia amara di situazioni in cui c'é poco da ridere, ma di più da riflettere. I soleggiati ambienti della campagna californiana, le distese di vigneti, i filari dell'uva disegnano una cornice pittorica, dentro la quale scorre la paura di dover affrontare la verità. Jack si appresta ad un matrimonio di comodo, consapevole di essere un divo televisivo di totale fatuità e intanto cerca di 'godere' dell'attimo; Miles é meditabondo e pensieroso, corroso dalla sensazione incombente di essere un 'fallito'. Il vino, oggetto di lunghe, dettagliate dissertazioni, é modo per distrarsi, per affidarsi alla natura, ad una armonia altrimenti irrecuperabile. Il viaggio enologico avviene dunque tra malinconia e speranza, tra nostalgia e attesa: come il vino, anche i protagonisti devono crescere, acquistare una capacita progettuale di vita. Nell'insieme interessante e ben costruito, il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile, dovendosi tuttavia segnalare riserve per la presenza di alcune, insistite grossolanità, sul piano visivo e su quello verbale.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza dei minori. Stessa cura é da tenere anche vista di passaggi televisivi, o di uso di VHS e DVD.