Orig.: Stati Uniti (2004) - Sogg.: Art Bell, Whitley Strieber, Roland Emmerich ispirato al libro "The coming global superstorm" di Art Bell e Whitley Strieber - Scenegg.: Roland Emmerich, Jeffrey Nachmanoff - Fotogr.(Scope/a colori): Ueli Steiger - Mus.: Harald Kloser - Montagg.: David Brenner - Dur.: 125' - Produz.: Mark Gordon, Roland Emmerich.
Interpreti e ruoli
Dennis Quaid (Jack Hall), Jake Gyllenhaal (Sam Hall), Emmy Rossum (Laura Chapman), Dash Mihok (Jason Evans), Jay O.Sanders (Frank Harris), Sela Ward (Lucy Hall), Arjay Smith (Brian Parks), Tamlyn Tomita (Janet Tokada), Sasha Roiz (Parker), Ian Holm (Terry Rapson), Kenneth Walsh . (il vicepresidente Becker)
Soggetto
Il prof. Jack Hall, esperto in paleoclimatologia, ritiene di fronte ad alcuni strani avvenimenti atmosferici che la Terra stia andando incontro ad un nuovo periodo di glaciazione. Il suo grido d'allarme lascia insensibili sia i vertici militari sia la stessa Casa Bianca. Di lì a poco però una terribile tempesta comincia a muoversi dal nord del Pianeta e ad allargarsi in modo sempre più rapido. L'America del Nord viene ben presto sommersa dalle acque che diventano poi ghiacci. Viene allora dato l'ordine alla popolazione di lasciare le città e dirigersi verso il Messico. Qui però i primi arrivati trovano inaspettatamente le frontiere chiuse. Da Washington intanto Jack è entrato in contatto con il figlio Sam, che si trova a New York ma è rimasto intrappolato nella biblioteca comunale. Jack gli ordina di non uscire e di aspettarlo: lui arriverà a salvarlo. Comincia allora una terribile lotta contro il tempo. Durante il viaggio Frank, amico e collega di Jack, perde la vita in un incidente. Finalmente Jack arriva a Manhattan, entra nella biblioteca, abbraccia il figlio. Fuori il cielo comincia a rischiararsi. L'emergenza, per il momento, è finita.
Valutazione Pastorale
Si potrebbe dire che stavolta il lieto fine ha una precisa funzione. Quella di dire (di dirci): si tratta solo di un film e lo abbiamo fatto finire bene appositamente per non angosciare (vi) oltre. La realtà però è un'altra, il pericolo é concreto e merita molta attenzione. Così inquadrato il campanello d'allarme lanciato sui rischi di alterazione dell'equilibrio ecologico del pianeta assume una valenza certo importante e del tutto condivisibile. Queste premesse vengono poi diluite lungo un racconto di oltre due ore che non riesce purtroppo a scrollarsi di dosso gli stereotipi del kolossal genere 'catastrofico' . Per quanto imperniata su grandi effetti speciali finalizzati a costruire spettacolo e suspence, la storia è banale e scontata, lancia appelli alla condivisione e alla solidarietà internazionale ma finisce con rifugiarsi nell'abbraccio padre-figlio, ossia nell'America che ritrova i valori che le sono cari. Tanti sforzi produttivi dunque ma niente di veramente nuovo. Limitiamoci a recepire il messaggio ecologico (da accogliere) e l'insieme delle indicazioni positive che lancia. In questa ottica il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile e semplice nello svolgimento.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in altre occasioni per tutti i tipi di pubblico, anche per famiglie.