SDF – STREET DANCE FIGHTERS

Valutazione
Accettabile, semplice
Tematica
Giovani, Musica, Razzismo
Genere
Commedia
Regia
Christopher B.Stokes
Durata
93'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
You got served
Distribuzione
Columbia Tristar Films Italia
Musiche
Tyler Bates
Montaggio
Earl Watson

Orig.: Stati Uniti (2004) - Sogg. e scenegg.: Christopher B.Stokes - Fotogr.(Panoramica/a colori): David Hennings - Mus.: Tyler Bates - Montagg.: Earl Watson - Dur.: 93' - Produz.: The Ultimate Group Films; Melee Entertainment.

Interpreti e ruoli

Omary Grandberry (David), Marques Houston (Elgin), Jennifer Freeman (Liyah), Jarell Houston (Rico), Dreux Frederic (Rashaann), Demario Thornton (Vick), Marty Dew (Marty), Jerome Jones (Sonny), Amanda Rodrigues . (Keke)

Soggetto

A Los Angeles Elgin e David, due giovani amici, guidano un gruppo di ballerini 'di strada' che sfidano periodicamente altri gruppi concorrenti di uguale valore: in genere sono tutti di colore, ma non mancano ragazzi bianchi con i quali la sfida scavalca la rivalità solo artistica e coreografica. Per sbarcare il lunario, i due lavorano anche come spacciatori per un boss locale. Un giorno però Elgin viene picchiato da alcuni malavitosi che gli sottraggono la 'roba' e i soldi, mettendolo in guai grossi. Questo fatto, causato da un involontario ritardo di David innamorato di Lia, sorella dell'amico, fa scoppiare forti incomprensioni e mette in crisi l'amicizia e la compattezza del gruppo. Vanno allora incontro ad una serie di sconfitte, destinata a finire solo quando, messo da parte l'orgoglio e ritrovata la coesione, Elgin e David riescono a far vincere la loro squadra e a guadagnare 50mila dollari.

Valutazione Pastorale

Si tratta di una commedia musicale che può incontrare i gusti di quelle fasce giovanili amanti del genere 'danza di strada', caratteristico dei neri americani. Una sottile vena razzista verso i 'bianchi' fa da sfondo talvolta al film, che presenta del mondo afroamericano valori quali l'onestà, la protezione del fratello verso la sorella, gli affetti familiari, il culto dell'amicizia e del gruppo, insieme alle situazioni di povertà e e di disagio. Su queste notazioni il racconto scivola via leggero e prevedibile, dando spazio anche ad un buonismo un po' di maniera. Tuttavia il tono generale resta positivo, rivolto anche a dare evidenza all'aspetto spettacolare, musicale e acrobatico, e il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile e nell'insieme semplice.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni sopratutto per un pubblico giovanile, in età scolastica.

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