LA CASA DI SABBIA E NEBBIA

Valutazione
Discutibile, ambiguo
Tematica
Avidità, Denaro, Famiglia, Metafore del nostro tempo, Rapporto tra culture
Genere
Metafora
Regia
Vadim Perelman
Durata
126'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
House of sand and fog
Distribuzione
Nexo
Soggetto e Sceneggiatura
Vadim Perelman, Shawn Lawrence Otto basato sul romanzo di Andre Dubus III
Musiche
James Horner
Montaggio
Lisa Zeno Churgin

Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg.: basato sul romanzo di Andre Dubus III - Scenegg.: Vadim Perelman, Shawn Lawrence Otto - Fotogr.(Normale/a colori): Roger Deakins - Mus.: James Horner - Montagg.: Lisa Zeno Churgin - Dur.: 126' - Produz.: Michael London, Vadim Perelman.

Interpreti e ruoli

Jennifer Connelly (Kathy), Ben Kingsley (Massoud Amir Behrani), Ron Eldard (Lester), Shohreh Aghdashloo (Naderah Behrani), Jonathan Ahdout (Esmail), Frances Fisher (Connie Walsh), Navi Rawat . (Soraya Behrani)

Soggetto

Quando le viene notificato lo sfratto e la casa lasciatale in eredità dal padre va all'asta giudiziaria per mancato pagamento di tasse aziendali, Kathy entra in un forte stato depressivo. Da poco lasciata dal marito, la ragazza ben presto riprende a fumare e a bere. Connie, il suo avvocato, si interessa al caso ma le offre vaghe promesse; Burdon, lo sceriffo della contea, invaghitosi di lei, le offre rifugio e compagnia. Nel frattempo la casa viene acquistata da Behrani, un ex ufficiale dell' esercito iraniano, profugo negli USA con moglie e figli. L'uomo in realtà ha comprato la casa ad un prezzo basso per poter quanto prima rivenderla e ottenere i soldi necessari per mandare il figlio maschio all'università. Convinta di avere subito un torto, Kathy fa di tutto per mettere l'iraniano in difficoltà. La contesa, nella quale si inserisce anche Lester che per lei lascia moglie e figlioletti, assume toni sempre più duri e aspri. Succede allora che, mentre sono sotto sequestro da parte di Lester, la polizia spara al figlio di Behrani, che muore in ospedale. Di fronte a questa perdita, Behrani compie un gesto estremo: torna a casa, avvelena la moglie, si chiude a sua volta nel cellophane, muore soffocato. Quando arriva, Kathy osserva quel triste spettacolo e dice: "Non è casa mia".

Valutazione Pastorale

Muovendosi a metà tra ambienti realistici (riferimenti, spunti e problemi concreti) e il loro dilatarsi in zone meno plausibili, il racconto assume alla fine un taglio decisamente metaforico. Il tema centrale è quello del contrasto tra radicamento e sradicamento. La casa è luogo di riconoscimento per se stessi, sopratutto se è la stessa delle generazioni che ci hanno preceduto (il padre); la sua perdita è segno di solitudine e di fallimento. Ma anche la Patria è luogo di identità, e andare in un altro Paese vuol dire cercare di adattarsi senza snaturarsi. La sabbia e la nebbia in cui si nasconde l'edificio sono allora gli stessi dentro i quali spesso si perdono i concetti di appartenenza, di riconoscimento, anche di proprietà. Il copione dunque, tratto da un romanzo e opera d'esordiente di Perelman, tocca argomenti centrali (non ultimo quello della famiglia) forse con un po' di confusione e di sovrabbondanza di 'azione'. Certo il finale (l'omicidio-suicidio) é amaro e induce a qualche pessimismo sulla possibilità di arrivare ad un equilibrio sociale. Ma fa riflettere e aiuta ad avere un approccio più consapevole nell'ambito dei rapporti interculturali. Dal punto di vista pastorale, il film è pertanto da valutare come discutibile, e generalmente ambiguo.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza dei minori. Stesse cautele sono da tenere in vita di passaggi televisivi o di uso di VHS o DVD.

Le altre valutazioni

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