TOTO’ SAPORE e la magica storia della pizza

Valutazione
Raccomandabile, poetico
Tematica
Amicizia, Cibo, Film per ragazzi, Musica, Storia
Genere
Film d'animazione
Regia
Maurizio Forestieri
Durata
85'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Umberto Marino, Paolo Cananzi tratto dal racconto "Il cuoco prigioniero" di Roberto Puimini
Musiche
Edoardo e Eugenio Bennato
Montaggio
Michele Buri

Orig.: Italia (2003) - Sogg.: tratto dal racconto "Il cuoco prigioniero" di Roberto Puimini - Scenegg.: Umberto Marino, Paolo Cananzi - Mus.: Edoardo e Eugenio Bennato - Montagg.: Michele Buri - Dur.: 85' - Produz.: Lanterna Magica.

Interpreti e ruoli

Totò Sapore (Lello Arena), Pulcinella (Mario Merola), Vincenzone (Pietra Montecorvino), Vesuvia (Francesco Paolantoni), Pentole parlanti .

Soggetto

Nella Napoli del 1700 Totò Sapore, ragazzo vivace, sogna di diventare un cuoco provetto e di cucinare molte prelibatezze. Mentre canta accompagnandosi con la chitarra, Totò riceve a sorpresa in eredità alcune pentole parlanti, nelle quali ogni ingrediente diventa un piatto squisito. Assistito da Pulcinella, che è sempre affamato e cerca di consigliarlo, Totò comincia a preparare dei piatti squisiti che conquistato la corte reale di Napoli e non lasciano insensibile la giovane Confiance, di cui Totò si è innamorato. La felicità di Totò suscita però la rabbia della strega Vesuvio, segregata per un sortilegio nelle viscere del vulvano. La strega, spalleggiata da Vincenzone, riesce a sottrarre a Totò le pentole e subito dopo anche l'attenzione della ragazza. Così la rabbia cresce da entrambe le parti, e i francesi si apprestano a lanciare la guerra contro Napoli. Totò capisce che deve inventare qualcosa. Chiede ai cittadini cosa è rimasto nelle cucine: solo alcuni prodotti poveri, pasta, pomodoro, olio, mozzarella. Con questi Totò inventa una nuova pietanza, cucinata proprio all'interno del Vesuvio. Da qui le pizze escono, finiscono tra i soldati francesi e italiani, e anche in mano al Re. La guerra è per fortuna scongiurata, e la pizza é una realtà.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un cartone animato di produzione italiana realizzato in modo effica e con una buona tecnica espressiva. Il disegno è gradevole, la dinamica dei personaggi é svelta, l'ambientazione di taglio 'storico' è azzeccata ed essenziale. Certo la storia, di per sè assai semplice, esprime bene la sfaccettata anima napoletana, ossia sapore e colori di un'antropoogia partenopea che non è mai così elementare come può apparire a prima vista. Da un lato la povertà, la fame, le difficoltà esistenziali; dall'altro l'arguzia, la simpatia, la capacità di non perdersi d'animo. Il recupero di tradizioni teatrali/folkloristiche avviene in modo misurato e il finale, che pure poteva scivolare nella retorica, si mantiene piacevole, sui giusti toni della ballata. Che a tavola si possamo smussare contrasti ed evitare csontri bellici insomma non è sterotipo ma filosofia sulla quale riflettere. Per tutti questi motivi, oltre ad una vicace colonna sonora, il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come raccomandabile e di tono poetico.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e recuperato in molte circostanze come proposta per bambini e ragazzi, anche in occasioni didattiche.

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