Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg.: tratto dal romanzo "La carogna" di A.Craig Rice - Scenegg.: Nicholas & Ted Griffin - Fotogr.(Scope/a colori): Johbn Mathieson - Mus.: Hans Zimmer - Montagg.: Dody Dorn - Dur.: 105' - Produz.: Jack Rapke, Steve Starkey, Sean Bailey, Ridley Scott, Ted Griffin.
Interpreti e ruoli
Nicolas Cage (Roy Waller), Sam Rockwell (Frankie Mercer), Alison Lohman (Angela ), Bruce McGill (Chuck Frechette), Bruce Altman (Harris Klein), Sheila Kelley (Kathy)
Soggetto
Afflitto da una forma acuta di agorafobia, Roy, elegante truffatore, accetta il consiglio del socio Frankie e va a farsi visitare dal dott. Klein. Questi, dopo averlo interrogato, lo invita a riprendere i contatti con Angela, la figlia adolescente da lui mai vista perchè separatosi dalla moglie quando era ancora incinta. Facendosi il più possibile coraggio, Roy riesce ad avvicinare la figlia fuori da scuola, e a portarla a casa. Quando Angela scopre in macchina una pistola e chiede spiegazioni, il padre le parla del suo 'lavoro' e, messo alle strette, le insegna le regole della truffa. Ben presto la coinvolge in un colpo, ma viene fuori che la ragazzina era già stata in carcere, me allora Roy si arrabbia, la manda via, ma dopo ricasca nella malattia. Per averne l'affidamento, Roy cerca di impegnarsi a non fare più truffe, ma un ultimo incontro con un bancario rimescola le carte in modo imprevisto. Angela non era la figlia, e Roy da truffatore é stato ben truffato. Passa un anno. Ecco Roy impiegato in un negozio di moquettes. Arriva Angela con un uomo, intenzionata a fare acquisti. Roy le parla, poi si allontana. Va a casa, dove trova la moglie che è in attesa di un figlio.
Valutazione Pastorale
Si tratta di una storia forte e convincente sui chiaroscuri dominanti all'interno di una personalità che sembra in modo totalizzante votata al crimine, sia pure non cruento, come unica forma di esistenza. Di fatto Roy compie un percorso che da una grande nevrosi, da disturbi angosciosi e da non meglio identificati sensi di colpa lo porta non tanto ad un superficiale ravvedimento ma alla scoperta di un altro modo di affrontare la vita. Nella nuova prospettiva entra sopratutto l'acquisizione della coscienza di sè, della mancata paternità, della scelta finale di ricreare in famiglia quell'amore paterno finora negato. Così se la fuga dalle responsabilità crea squilibri, Roy trova la guarigione non in un fittizio psicanalista ma nella concretezza dei punti di riferimento quotidiani. Girato da Ridley Scott (il regista di "Blade runner") con il senso visionario di un viaggio dentro l'altra faccia dell'America dei lustrini e del facile guadagno, concepito come un controcanto sui temi dell verità e della menzogna, il racconto è una favola moderna sulla capacità di uscire dalla sofferenza e sulla necessità di rispettare alcune regole minime necessarie alla convivenza civile. Messaggi sinceri, e film che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come raccomandabile e brillante nello stile scherzoso e scanzonato.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare come proposta di qualità e di ritmo su temi comunque del tutto coinvolgenti.