Orig.: Francia (2003) - Sogg. e scenegg.: Catherine Breillat dal proprio romanzo "Pornocratie" - Fotogr.(Panoramica/a colori): Yorgos Arvaitis, Guillaume Schiffman, Miguel Malheiros, Susana Gomes - Mus.: Djulz - Montagg.: Pascale Chavance, Frédéric Barbe - Dur.: 77' - Produz.: CB Film - VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI.
Interpreti e ruoli
Amira Casar (la donna), Rocco Siffredi (l'uomo), Jacques Monge (il cliente del bar), Claudio Carvalho (il bambino), Carolina Lopes . (la bambina)
Soggetto
In un locale riservato ad omosessuali una donna avvicina un uomo e lo convince, dietro pagamento, a seguirlo in una grande casa isolata vicino al mare. La donna pretende che l'uomo la guardi dove non si può guardare. E così, per quattro notti, lei rivela all'uomo il proprio corpo e la propria sessualità. Alla fine la donna esce di casa e si getta in mare dalla scogliera.
Valutazione Pastorale
A parole tutto sembra avere motivazioni importanti, essere sollecitato da intenzioni che vogliono indagare su argomenti difficili. A parole la Breillat mette in campo frasi e riflessioni di alto profilo intellettuale. Alle parole poi seguono le immagini, e la situazione allora peggiora. Due personaggi e un unico ambiente per dare il via ad una deprimente cronaca di 'dimostrazioni' sul corpo e la sessualità femminile: attraverso una serie di situazioni che dovrebbero rappresentare per quella donna (per tutte le donne) una offesa interminabile al pudore, alla sensibiltà, al sentirsi essere umano e non manichino brutalizzato e umiliato. Un repertorio solo bassamente voyeuristico e di degradante livello. Aggravato inoltre da alcune sequenze in flashback dove si impiegano bambini per scopi erotici, scadendo in accenni di pedofilia. Il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come inaccettabile e del tutto malsano.
UTILIZZAZIONE: é da evitare sia in programmazione ordinaria sia in altre occasioni. In casi come questi l'attenzione per i minori è da tenere, più che per i futuri passaggi televisivi, per l'uso casalingo di VHS e DVD.