Orig.: Francia (2003) - Sogg. e scenegg.: Noemie Lvovsky, Florence Seyvos - Fotogr.(Panoramica/a colori): Jean Marc Fabre - Mus.: Philippe Roueche, Jeff Cohen - Montagg.: Francois Gedigier - Dur.: 92' - Produz.: Claude Berri, Michele e Laurent Petin.
Interpreti e ruoli
Nathalie Baye (Carole), Jean-Pierre Bacri (Jacques), Isabelle Carre (Edith), Melvil Poupaud (Francois), Agathe Bonitzer (Sonia), Virgile Grunberg . (Leo)
Soggetto
Jacques, medico della zona, e la moglie Carole vivono nella campagna francese con i due figli Sonia e Leo. Jacques ha deciso di ritirarsi e così un giorno arriva Francois, il giovane medico che dovrà prendere il suo posto. Francois e sua moglie Edith si trasferiscono nella casa vicina. Mentre Jacques porta Francois in giro per assicurarsi che il passaggio di consegne avvenga senza causare intralci ai pazienti, Carole e Edith diventano amiche. Le due coppie stanno spesso insieme per cena e così i rapporti si consolidano. Più volte Jacques e Edith si appartano, fino a quando non si baciano scoprendosi innamorati. Cominciano allora a vedersi di nascosto, sopratutto in città. Una sera nella cantina di casa vengono sorpresi in intimità da Carole, e la verità viene a galla. Francois va via di casa, Jacques affronta la reazione addolorata di Carole. Disperata, Edith chiede al marito di tornare insieme. Alla fine le due coppie si ricompongono. Edith e Francois traslocano, e al loro posto arrivano altri inquilini.
Valutazione Pastorale
Dice la regista Noemie Lvovsky (qui al suo terzo lungometraggio) : "La rottura di un rapporto di coppia mi terrorizza. Se ho amato qualcuno e sono stata profondamente convinta di amarlo, allora come è possibile che non lo ami più? E se non lo amo più, chi ero io quando lo amavo?...". Sulla scia dunque di una lunga tradizione non solo cinematografica ma anche (e in precedenza) letteraria, il racconto affronta il tema del resto già chiarito fin dal titolo. E lo fa appunto in un modo inevitabile, cioé alla 'francese'. La borghesia, soprattutto, poi la campagna, i piaceri della giornata, la bussola impazzita degli influssi sentimentali, il pentimento. Le cose alla fine sembrano tornare al loro posto, ma c'é da aspettarsi che qualche nuovo richiamo torni a rimettere tutto in discussione. Commedia umana, commedia di vita, tra affanni e gioie, tra dispiaceri e pensieri. Non adagiandosi su atteggiamenti di derisione del matrimonio ma nemmeno aiutando a riflettere sul valore dell'unione tra uomo e donna, il film resta volutamente sospeso. Dal punto di vista pastorale, è da valutare come discutibile e caratterizzato da ambiguità.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza di minori. Stessa precauzione é da tenere in vista di passaggi televisivi e di uso di VHS e DVD.