ELEPHANT

Valutazione
Accettabile, Problematico, dibattiti**
Tematica
Adolescenza, Educazione, Famiglia - genitori figli, Male, Scuola
Genere
Drammatico
Regia
Gus Van Sant
Durata
80'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Elephant
Distribuzione
Bim Distribuzione
Musiche
brani da Ludwig van Beethoven
Montaggio
Gus Van Sant

Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg. e scenegg.: Gus Van Sant - Fotogr.(Normale/a colore): Harry Savides - Mus.: brani da Ludwig van Beethoven - Montagg.: Gus Van Sant - Dur.: 80' - Produz.: Dany Woly.

Interpreti e ruoli

Alex Frost (Alex), Eric Deulen (Eric), John Robinson (John), Elias McConnell (Elias), Timothy Bottom.

Soggetto

Stati Uniti, scuola di Columbine, 1999. Nel corso di una giornata qualunque, mentre gli studenti si incontrano, discutono (tre amiche parlano fitto alla mensa poi decidono sul da farsi per il pomeriggio), altri due, Eric e Alex, si ritrovano a casa, e uno al piano comincia ad eseguire la 'Sonata per Elisa'. Insieme guardano alla televsione un programma su Hitler. Quindi arriva un corriere e consegna loro un fucile ordinato per posta. I due subito dopo cominciano a prepararsi, vanno in doccia (qui hanno un momento di abbandono in cui si baciano), si vestono arrivano alla scuola, e, una volta entrati, cominciano a sparare all'impazzata. Alcuni studenti e un insegnante restano uccisi. Alex cade a sua volta ucciso, mentre Eric si rifugia in un ripostiglio frigorifero.

Valutazione Pastorale

Il tragico episodio nella scuola di Columbine è, come si ricorderà, realmente avvenuto. Di recente Michael Moore ne ha tratto spunto per il suo documentario "Bowling a Columbine", incentrato sul fin troppo disinvolto commercio e uso di armi che caratterizza la società americana. Facendone uso in forma di fiction, Gus Van Sant fa ricorso ad una soluzione narrativa che adotta diversi punti di vista, ripetendo la stessa situazione. Il racconto così resta sempre aderente ad una sorta di 'presa diretta', come di una distaccata registrazione di ciò che accade. Il regista rinuncia cioè a qualunque artificio che possa in qualche modo indirizzare verso una certa lettura dei fatti, per restare distante, anonimo, quasi freddo. Stile secco, e in questo modo capace di concentrare l'attenzione sullo svolgersi dell'episodio, sull'agghiacciante constatazione dell' assenza di motivazioni nei due ragazzi. Gli Stati Uniti (la loro Storia, il loro cinema) hanno vissuto e raccontato i cecchini, i giustizieri, i rambo, ma sempre con qualche forma di mediazione. Qui Van Sant riesdce quasi ad astrarsi, e a dire: ecco i mostri, gli emarginati, percheè ci sono, come nascono? Una denuncia incisiva in un film che, nella totale assenza di compiacimento, è, dal punto di vista pastorale, da valutare come accettabile, certamente propblematico e adatta per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: con opportune attenzioni, il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare in molte occasioni per avviare riflessioni sui temi che offre (giovani, scuola, famiglia, società...) anche in ambiente educativo e didattico.

Le altre valutazioni

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