GOOD BYE LENIN !

Valutazione
Problematico, Raccomandabile, dibattiti
Tematica
Famiglia - genitori figli, Metafore del nostro tempo, Politica-Società, Solidarietà-Amore, Storia
Genere
Metafora
Regia
Wolfgang Becker
Durata
118'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Germania
Titolo Originale
Good bye Lenin !
Distribuzione
Lady Film
Musiche
Yann Tiersen
Montaggio
Peter R.Adam

Orig.: Germania (2003) - Sogg. e scenegg.: Bernd Lichtenberg, Wolfgang Becker - Fotogr.(Panoramica/a colori): Martin Kukula - Mus.: Yann Tiersen - Montagg.: Peter R.Adam - Dur.: 118' - Produz.: Stefan Arndt.

Interpreti e ruoli

Daniel Bruehl (Alex), Katrin Sass (Christiane Kerner), Maria Simon (Ariane), Chulpan Khamatova (lara), Florian Lukas (Denis), Alexander Beyer (Rainer), Burghart Klaussner . (Robert Kerner)

Soggetto

A Berlino est, nell'ottobre 1989, la compagna Christiane, fervente socialista, ha un trauma ed entra in coma. Quando si risveglia, nel giugno 1990, il muro è crollato, tutto è cambiato, ma lei ancora non lo sa e il medico suggerisce di evitarle emozioni forti. Così il figlio Alexander decide che la mamma debba continuare a non sapere e, approfittando del fatto che non può lasciare la camera da letto, fa in modo che tutto intorno a lei resti com'era prima. Christiane continua a pensare, ragionare e dialogare rapportandosi ad una Germania socialista che non c'é più, mentre per chi le sta intorno diventa ogni giorno più difficile comportarsi alla stessa maniera. Lo scoglio più difficile da superare è quello dell'uso della radio e, sopratutto, della TV. Qui Alexander, aiutato da un amico cameraman, riesce addirittura a costruire ogni giorno un finto TG da mandare in onda con delle videocassette. Ma un giorno succede che, per andare dietro alla nipotina lasciata sola in casa, Christiane si alza, arriva sulla porta di casa, esce, va in strada e vede un mondo che non si aspettava. Colta da malore, Christiane viene ricoverata in ospedale. Tre giorni dopo il primo annicersario del crollo del muro, Christiane muore. Le ceneri vengono disperse nello spazio. Alexander recita la 'memoria di mia madre'.

Valutazione Pastorale

Uno degli avvenimenti più forti della recente storia mondiale, quale quello del crollo del muro di Berlino, viene rivisto e raccontato in una dimensione di grande sensibilità e intelligenza. La soluzione narrativa è quella di osservare la storia piccola di una cittadina qualunque, dedita totalmente e con sincerità alla causa del regime dominante, e di farne il prototipo dello sconvolgimento prodotto dalla SToria grande. Così, attraverso il resoconto quotidiano della volontà del figlio di non provocare la delusione nella madre malata, il passaggio dalla Germania Est alla Germania unita viene osservato con misura e delicatezza. Senza farsi prendere la mano nè dall'ideologia nè da facili critiche o banali entusiasmi, il regista compone una cronaca tra pubblico e privato nella quale il primo valore da rispettare è quello della dignità della persona. Con la consapevolezza che non si potrà comunque tornare indietro, il racconto punta sull'affetto del figlio verso la madre come rinvio all'invito che i tedeschi di una parte accolgano quelli dell'altra in spirito di civiltà e di collaborazione. Il dolore politico e esistenziale di Christine diventa toccante poesia tra realismo e favola. Dal punto di vista pastorale il film, molto ricco si spunti e di riflesioni, è da valutare come raccomandabile, problematico e adatto per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre in molte occasioni nell'ambito delle numerose tematiche che affronta (storia, politica, rapporto genitori/figli...).

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