TOGETHER WITH YOU

Valutazione
Raccomandabile, poetico**
Tematica
Adolescenza, Famiglia - genitori figli, Musica, Politica-Società
Genere
Commedia
Regia
Chen Kaige
Durata
117'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Cina
Titolo Originale
Together with you
Distribuzione
IItalian International Film
Musiche
Zhao Lin
Montaggio
Zhou Ying

Orig.: Cina (2002) - Sogg. e scenegg.: Chen Kaige, Xue Xiaolu - Fotogr.(Panoramica/a colori): Kim Hyljngkoo - Mus.: Zhao Lin - Montagg.: Zhou Ying - Dur.: 117' - Produz.: Ton Gang, Chen Hong.

Interpreti e ruoli

Liu Peiqi (Lio Chen), Chen Hong (Chun), Wang Zhiwen (il primo maestro), Chen Kaige (il secondo maestro), Tang Yun.

Soggetto

Il tredicenne Chun ha una naturale predisposizione per il violino che suona da quando aveva cinque anni. Il padre Chen, un modesto cuoco di campagna, ritiene che sia il momento di tentare il salto di qualità e così si trasferisce a Pechino per far partecipare il ragazzo ad un concorso in una prestigiosa scuola. La vita nella Pechino del Duemila è caotica e difficile. Chen trova un modesto alloggio e poi affida Chun ad un maestro per prendere lezioni private. Questi accetta ma senza entusiasmo: persona disordinata e sregolata, non riesce a dare i giusti stimoli all'allievo. Il quale nel frattempo ha messo gli occhi su Lili, una ragazza del quartiere che ha un innamorato e altri amanti occasionali. Chun ne resta infatuato al punto che un giorno vende il proprio violino per comprare un cappotto da regalarle. Intanto il padre, intrufolatosi sul palco dell'Opera, ha contattato un altro maestro, più rispettabile, e, dopo molta insisternza, lo convince a prendere Chen nel gruppo dei partecipanti al concorso. Il nuovo maestro é a tal punto ammirato da decidere di ospitare Chun a casa. Quando arriva la selezione, Chun viene scelto come vincitore e quindi destinato ad altre selezioni stavolta internazionali. Il padre ritiene che sia giunto il momento di fare ritorno in campagna. Alla stazione va con la memoria al giorno in cui trovò un neonato che piangeva e nessuno voleva e che lui tenne come se fosse suo figlio. Chun ora sente di non volersi separare dal padre. Corre alla stazione e lo raggiunge.

Valutazione Pastorale

Chen Kaige è un regista cinese appartenente alla 'quinta generazione', quella cioè che ha potuto cominciare a lavorare in patria e all'estero con frequenza e senza limiti particolari. Dopo avere firmato in USA il poco riuscito "Killing me softly", Kaige torna in Cina con una storia dai toni robusti ben radicata nel peraltro rischioso connubio 'realismo/melodramma'. Collocato sullo sfondo dello stridente contrasto tra la campagna (ancora arcaica) e la Pechino nuova (una megalopoli abnorme tra grattacieli, centri commerciali, telefonini e folla anonima), il copione si incanala ben presto su territori che rimandano al favolistico e al melò commovente. Eppure Kaige dimostra bravura nel dosare gli ingredienti, cosicché la cronaca dei dolori del padre (della sua costanza al limite dell'ingenuità nel volere il bene di quel figlio trovato per strada) e dall'altro lato delle incertezze dell'adolescente il cui unico bene è il violino si apre a sottili sfumature psicologiche: originando una serie di notazioni, di spunti, di riflessioni che rimandano a certo cinema sociale, fiabesco ma anche di denuncia. Se qualche passaggio é un po' debole e il tono pedagogico frena qua e là la freschezza dell'insieme, resta però il prevalere di una storia che è viaggio di formazione e di crescita dell'adolescente verso l'età matura e il recupero del rapporto con il padre, anche se non quello vero. Una filosofia domestica, elementare ma sincera e da rispettare. Per questi elementi, il film, improntato alla ricerca di maturazione e anche fortemente simbolico, è da valutare come raccomandabile e nell'insieme poetico.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare in molte circostanze come ritratto di grande interesse sulla realtà cinese del terzo millennio.

Le altre valutazioni

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