Orig.: Stati Uniti (2005) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di J.K.Rowling - Scenegg.: Steve Kloves - Fotogr.(Scope/a colori): Roger Pratt - Mus.: Patrick Doyle - Montagg.: Mick Audsley - Dur.: 157' - Produz.: David Heyman.
Interpreti e ruoli
Daniel Radcliffe (Harry Potter), Emma Watson (Hermione Granger), Rupert Grint (Ron Weasley), Michael Gambon (prof. Albus Silente), Ralph Fiennes (lord Voldemort), Brendan Gleeson (prof. Alastor Malocchio), Alan Rickman (prof. Severus Piton), Robbie Coltrane (Rubeus Hagrid), Frances De La Tour (Olympe Maxime), Katie Leung (Cho Chang), Clemence Poesy (Fleur Delacour), Ashley Artus (Mangiamorte), Stanislav Ianevski . (Victor Krum)
Soggetto
Nel nuovo anno scolastico alla scuola di Hogwats viene organizzato il torneo Tremaghi, tradizionale competizione di magia che vede sfidarsi un rappresentante per ciascuna delle tre scuole più prestigiose. Scelti i nomi, succede però che il Calice di Fuoco ne indica inaspettatamente un quarto. Harry Potter si trova così a partecipare, suscitando gelosie e invidia. Le prove lo vedono impegnato dapprima contro un drago sputafuoco, quindi a rimanere sotto l'acqua di un lago, ad attraversare un labirinto affollato di pericoli imprevedibili. Intorno a Harry ci sono i due amici di sempre, il distratto Rupert e la decisa Hermione, ora un po' gelosa dell'attenzione che Harry suscita in altre frequentatrici della scuola. All'interno del labirinto la minaccia preparata da lord Voldemort diventa frontale. Ma Harry riesce a superarla e a tornare tra i compagni.
Valutazione Pastorale
Siamo al quarto appuntamento con Harry Potter e con la saga della scuola di Hogwarts che, iniziata nel 2001, sta segnando tutta la prima parte di questo terzo millennio cinematografico. La materia narrativa, nel giusto obiettivo di differenziarsi dai precedenti, é ancora più abbondante, dilatata, forse in qualche momento dispersiva e non sempre facile da seguire. Tuttavia, da autentico inglese, Mike Newell padroneggia bene le scansioni narrative e riesce a non perdere mai di vista la nacessità di ricreare le giuste atmosfere. Alla fine infatti conta solo questo: far entrare lo spettatore nel clima di una favola, dove si fronteggiano i sentimenti senza tempo del Bene, del Male, della paura, del successo, e forse il vero premio é lo scrigno del sapere. Qualche crudezza ben motivata non inficia la suggestione generale di questo quarto capitolo, riassumibile nella frase conclusiva: La scelta da fare é tra ciò che é giusto e ciò che é facile. Dal punto di vista pastorale, il film, al pari dei precedenti, può essere valutato come accettabile e nell'insieme semplice.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e proposto in occasioni successive per un pubblico di ragazzi e adolescenti.