HALF LIGHT

Valutazione
Discutibile, crudezze
Tematica
Donna, Famiglia - genitori figli, Giallo - Triller, Psicologia
Genere
Thriller paranormale
Regia
Craig Rosenberg
Durata
112'
Anno di uscita
2006
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Half Light
Distribuzione
United International Pictures
Musiche
Brett Rosenberg
Montaggio
Bill Murphy

Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg. e scenegg.: Craig Rosenberg - Fotogr.(Scope/a colori): Ashley Rowe - Mus.: Brett Rosenberg - Montagg.: Bill Murphy - Dur.: 112' - Produz.: Joel B. Michaels, Steve Samuels, Garth H. Drabinsky, Clive Parsons.

Interpreti e ruoli

Demi Moore (Rachel Carlson), Henry Ian Cusick (Brian), Kate Isitt (Sharon Winton), Hans Matheson (Angus McCulloch), Beans Balawi (Thomas), James Cosmo (Finlay Murray), Therese Bradley (Morag), Joanne Hole . (Mary Murray)

Soggetto

A Londra la morte per annegamento del figlio Thomas di sette anni sconvolge la vita di Rachel Carlson, romanziera di grande successo. Un anno più tardi, non riuscendo a trovare la serenità per tornare a scrivere, Rachel accetta il consiglio dell'amica Sharon e si trasferisce al nord, in un cottage isolato in un piccolissimo villaggio di pescatori. Qui, impaurita dal figlio che le appare come fosse vero, Rachel conosce Angus, il guardiano del faro, simpatizza con lui e sembra ritrovare fiducia. Quando una sera non lo vede arrivare ad una festa, si informa e si sente dire che Angus é morto da sette anni con la moglie e che il faro è ormai utilizzato in modo automatico e senza personale. Rachel deve superare molti incubi, prima di poter capire che ai suoi danni é stato ordito un complotto da parte del suo ex marito Brian e di Sharon, che volevano impadronirsi del suo patrimonio di 4 milioni di sterline.

Valutazione Pastorale

Ultimamente un po' in ribasso, Demi Moore prova a riproporsi con questo film (uscito negli Stati Uniti direttamente in DVD) incentrato su una vicenda mista tra thriller e paranormale. Lo spunto (la lacerante frattura che si apre nella vita di una donna di successo in seguito alla tragica morte dell'unico figlioletto) non è del tutto nuovo, e infatti per tutta la prima parte la storia stenta a decollare. Nella seconda la caparbia volontà della protagonista di arrivare ad elaborare il lutto si scontra con alcuni inattesi colpi di scena, che rivitalizzano l'insieme. Girato in affascinanti esterni marini nel Galles settentrionale, il film trova un equilibrio nell'ambito del prodotto di 'genere' ma resta sospeso proprio sotto il profilo della ricostruzione di una identità (Rachel resta sola e sembra accettare fatalisticamente la solitudine). Per questi motivi, dal punto di vista pastorale, é da valutare come discutibile e segnato da alcune crudezze visive.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza di minori. Stessa cura é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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