Orig.: Stati Uniti (2005) - Sogg.: tratto dal libro "Vengeance" di George Jonas - Scenegg.: Tony Kushner, Eric Roth - Fotogr.(Scope/a colori): Janus Kaminski - Mus.: John Williams - Montagg.: Michael Kahn - Dur.: 160' - Produz.: Kathleen Kennedy, Steven Spielberg, Barry Mendel, Colin Wilson - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Eric Bana (Avner), Daniel Craig (Steve), Ciaran Hinds (Carl), Mathieu Kassovitz (Robert), Hanns Zischler (Hans), Geoffrey Rush (Ephraim), Ayelet Zurer.
Soggetto
Settembre 1972, seconda settimana dei giochi olimpici a Monaco di Baviera, Germania Ovest. All'improvviso un commando di estremisti palestinesi conosciuto come Settembre Nero invade, senza essere visto, il villaggio olimpico uccidendo due membri della squadra israeliana e prenedendone in ostaggio altri nove. Ventuno ore più tardi l'anchorman Jim McKay prnuncia la frase: "Sono tutti morti". All'indomani del tragico episodio, i servizi segreti israeliani incaricano il giovane ufficiale Avner e altri quattro uomini di cercare e eliminare gli undici uomini individuati come responsabili dell'eccidio di Monaco. Da una capitale all'altra in giro per il mondo, il gruppo porta avanti il difficile compito, fin quando Avnet, padre di una bambina neonata che non ha ancora visto, entra in una profonda crisi e si chiede se sia giusto rispondere al terrore con altro terrore. Ma sono interrogativi destinati a restare senza risposta.
Valutazione Pastorale
Ufficialmente Israele ha risposto all'atto terroristico di Monaco il giorno 9 settembre, quando la sua forza aerea ha gettato bombe sulle basi dell'OLP in Siria e in Libano. Altre iniziative segrete non sono mai state riconosciute, e così Spielberg va a tocare una materia nuova e inedita. La ricostruzione che ne deriva é ampia, dilatata, abbondante. Forse troppo. Ci si chiede intanto perché abbia avvertito la necessità di raccontare anche l'attentato di Monaco, che invece poteva una parte già conosciuta (acquisita, vista) e quindi non bisognosa di una replica. Il racconto ne avrebbe guadagnato in asciuttezza e secchezza di impatto, mentre troppe digressioni rallentano la tensione e rendono difficile il coinvolgimento. L'intenzione di Spielberg, ebreo americano, di portare un contributo ad un confronto di idee più pacato e pacificato non è da mettere in dubbio, ed é auspicabile che il film diventi luogo di in contro e non di scontro. Ma certo in questo caso la magniloquenza narrativa gli è un po' sfuggita di mano, inducendolo a dare troppo spazio a vendette, scontri all'arma bianca, efferatezze varie, quando sarebbe stato preferibile, eticamente, alludere, essere più 'alti' e simbolici. Nell'insime, dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, ma segnato da non poche crudezze.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, tenendo presente il divieto ai minori di 14 anni. Attenzione per i minori é quindi da tenere in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.