Orig.: Spagna (2006) - Sogg. e scenegg.: Pedro Almodovar - Fotogr.(Scope/a colori): José Luis Alcaine - Mus.: Alberto Iglesias - Montagg.: Josè Salcedo - Dur.: 120' - Produz.: Esther Garcia - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Penelope Cruz (Raimunda), Carmen Maura (Irene), Lola Duenas (Sole), Blanca Portillo (Augustina), Yohana Cobo (Paula), Chus Lampreave, Antonio de la Torre, Carlos Blanco, Maria Isabel Diaz, Neus Sanz.
Soggetto
Tra Madrid e la regione della Mancha. Lungo questo percorso vanno e vengono tre donne (due sorelle, Raimunda e Sole, la figlia della prima, Paula). La madre delle due ragazze, data per morta anni prima, all'improvviso riappare, all'inizio sembra un fantasma, poi si capisce che non era deceduta. A morire é invece la vecchia zia. C'è poi Augustina, amica di famiglia, che ha il cancro e, disperata, chiede a Raimunda di aiutarla a ritrovare la propria, di madre, sparita senza dare più notizie. Raimunda ha però il suo bel daffare, perché la figlia, in un gesto di difesa, crede di aver ucciso il padre. E non sa, l'adolescente, che in realtà il suo vero padre é quello di Raimunda, ossia il frutto di un incesto. Ma, dopo tanti affanni, le sorelle, la mamma e Paula si ritrovano insieme nella casa di famiglia nel paesino della Mancha.
Valutazione Pastorale
E' il 17° film di Pedro Almodovar, dal 1980, firmato ancora una volta con il solo cognome. "Volver" significa 'tornare', e su questo tema (il ritorno) si dipana l'intera vicenda. In primo luogo é il recupero dei luoghi d'origine da parte di chi é andato a vivere nella capitale. Per Almodovar la Mancha é la 'casa', é il vento che spazza strade, campi e rende gli abitanti un po' 'matti'. Come tutti gli autori che affidano al cinema compiti catartici, lo spagnolo ancora una volta insegue le proprie ossessioni: il ventre materno, l'origine della vita e la sua fine, il pianeta donna come luogo di interrogativi, di incomprensioni ma anche di inarrestabile vitalità, la Spagna infine, forse anch'essa ambiguamente femmina. Troppo sovraccarico nella trama, punteggiato dai consueti eccessi melò, svuotato di presenze maschili, il racconto tuttavia affascina sotto il profilo puramente visivo, e conferma in Almodovar un regista dallo sguardo acuto, dolente, scavato nelle pieghe e nei dolori della vita quotidiana. Una radiografia dei sentimenti, che può creare qualche perplessità ma non lascia indifferenti. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come discutibile, e senz'altro problematico.
UTILIZZAZIONE: il film, che ha il divieto ai minori di 14, può essere utilizzato in programmazione ordinaria con attenzione per la preenza di minori. Molta cura é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.