Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg.: Garrison Keillor, Ken Lazebnik - Scenegg.: Garrison Keillor - Fotogr.(Scope/a colori): Edward Lachman - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: Jacob Craycroft - Dur.: 103' - Produz.: Robert Altman, Wren Arthur, Joshua Astrachan, Tony Judge, David Levy.
Interpreti e ruoli
Meryl Streep (Yolanda Johnson), Lily Tomlin (Rhonda Johnson), Kevin Klein (Guy Noir), L.Q.Jones (il conduttore), Woody Harrelson (Lefty), John C.Reilly (Dusty), Lindsay Lohan (Lola Johnson), Virginia Madsen (Asfodelo), Tim Russel (Al), Tommy Lee Jones (liquidatore)
Soggetto
Dalla sua nascita, il 6 luglio 1974, il programma radiofonico "A Prairie Home Companion" è sempre stato trasmesso dall'interno del Fitzgerald Theater, a St. Paul, Minnesota, con il pubblico presente e con gli applausi veri. Oggi, trenta anni dopo, i proprietari del teatro hanno deciso di demolirlo per costruire parcheggi. E finito il teatro, finisce anche il programma. Il presentatore annuncia l'ultima puntata. Sul palco si alternano nomi noti di cantanti e gruppi con motivi country tradizionali e famosissimi. Dietro le quinte va in scena l'altro spettacolo: artisti, tecnici, responsabili parlano, si scambiano opinioni, cercano di ridere, piangono, qualcuno muore, una donna morta in impermeabile bianco cammina e qualcuno la vede. La scaletta arriva alla fine. L'inviato dei proprietari ha osservato, e si allontana. Mettere la parola fine non é così facile.
Valutazione Pastorale
I fatti sono tutti veri, tratti dalla cronaca. E Garrison Keillor, autore e conduttore del programma, ha scritto il copione e apppare brevemente nel ruolo di se stesso. Ma certo l'operazione acquista un senso grazie alla incisiva regia dell'inesauribile Altman, che a 81 anni dimostra l'invidiabile capacità di dare alle immagini nerbo, armonia, calore umano con uno stile piano e profondo. Ancora una volta, all'interno di un racconto corale, il regista di Kansas City si muove con una precisione delicata e sensibile, offre spazi giusti a ciascuno, scruta quasi con pudore i momenti di intreccio tra radio, teatro, musica. Il suo sguardo malinconico e appassionato sintetizza momenti differenti, cuce emozioni, gioie, dolori, rimpianti. Un microcosmo raccontato con simpatia e con una nostalgia dal retrogusto amaro. Quella musica country-folk, quei cowboy, quei vestiti, quella fantasia espresssiva forse non ci sono più, o forse é più difficile farli emergere. Girato a metà tra realismo e favola, il racconto é dolce e commovente, desolato e ottimista. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, e nell'insieme brillante.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare in seguito come proposta di film di qualità, ritratto dolceamaro dell'America, e sintesi di quaranta anni di carriera del suo autore. Qualche attenzione per i minori é da tenere in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.