Orig.: Stati Uniti (2005) - Sogg.: Caspian Tredwell Owen - Scenegg.: Alex Kurtzman, Roberto Orci, Caspian Tredwell Owen - Fotogr.(Scope/a colori): Mauro Fiore - Mus.: Steve Jablonsky - Montagg.: Paul Rubell, Christian Wagner - Dur.: 135' - Produz.: Dreamworks,Warner Bros, MacDonald/Parkes Productions.
Interpreti e ruoli
Ewan McGregor (Lincoln 6), Scarlett Johansson (Jordan 2), Djimon Hounsou (Laurent), Steve Buscemi (McCord), Sean Bean (Merrick), Michael Clarke Duncan (Starkweather), Shawnee Smith (Suzie), Max Baker . (Carnes)
Soggetto
Metà del XXI secolo. All'indomani della catastrofe ecologica che ha distrutto il pianeta Terra, i sopravvissuti vivono in una sorta di grande riserva sorvegliati e monitorati nelle loro azioni quotidiane. Lincoln 6 e Jordan 2, in seguito a strani incubi, cominciano ad avvertire forte l'esigenza di sapere che cosa ci sia fuori da quel luogo che non hanno mai lasciato. Muovendosi quasi di nascosto, e tra mille pericoli, i due riescono ad essere scelti tra coloro che vengono inviati nell'isola, unico luogo rimasto incontaminato. Arrivati nel mondo esterno però, scoprono che l'isola non esiste, é una menzogna, e che loro stessi sono morti e già clonati in altri essere umani. La duplicazione di uomini e donne é in atto da tempo. Lincoln e Jordan riescono con la forza di vlonta a interrompere questa terribile catena, che prevede l'eliminazione di quei 'prodotti' che risultano difettosi. Tutti i clonati ora escono finalmente all'aria aperta.
Valutazione Pastorale
Non c'é dubbio che il copione offra più di uno spunto su argomenti di attualità. Emergono interrogativi pressanti e, per certi versi, angoscianti. Quale strada prenderà la scienza nel prossimo futuro? L'uomo sarà in grado controllarla, o piuttosto la possibilità di modificare e costruire a piacimento porterà la genetica lungo strade contrarie al rispetto dell'umanità e alla sacralità della vita? La clonazione diventerà pratica abituale? Domande grosse, che certo non nascono oggi e che tuttavia il racconto si incarica di restituire, muovendosi quindi tra fantsacienza e qualche non piccolo aggancio di realtà. Nel manovrare questa materia interessante, il regista Bay si muove come se fosse ancora dentro gli scenari di "Pearl Harbour" o di "Armageddon", suoi titoli precedenti. Una messa in scena macchinosa e sovrabbondante, una narrazione che sul piano visivo diventa fin troppo corposa, densa, roboante: uno spettacolone che non prevede mezze misure o momenti di riposo. Resta che intorno al tema delle biotecologie ci sono annotazioni efficaci e c'è la faticosa conclusione che l'uomo, creatura irripetibile, riesca a vincere ogni manipolazione, facendo appello alle proprie risorse di mente e di cuore. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, e nell'insieme problematico.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e proposto come prodotto ad alto tasso di spettacolarità su tematiche di largo interesse. Attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS o DVD.