LA SCHIVATA

Valutazione
Accettabile, Problematico, dibattiti
Tematica
Adolescenza, Famiglia - genitori figli, Giovani, Rapporto tra culture, Teatro
Genere
Drammatico
Regia
Abdellatif Kechiche
Durata
117'
Anno di uscita
2005
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
L'ESQUIVE
Distribuzione
Mikado Film
Musiche
Jacques Ouaniche
Montaggio
Ghalia Lacroix

Orig.: Francia (2003) - Sogg. e scenegg.: Abdellatif Kechiche, Ghalia Lacroix - Fotogr.(Panoramica/a colori): Lubomir Bakchev - Mus.: Jacques Ouaniche - Montagg.: Ghalia Lacroix - Dur.: 117' - Produz.: Lola Films, Noè Productions, Cinè Cinemas.

Interpreti e ruoli

Osman Elkharraz (Krimo), Sara Forestier (Lydia), Sabrina Ouazani (Frida), Nanou Benhamou (Nanou), Hafet Ben-Ahmed (Fathi), Aurelie Ganito (Magalie), Carole Franck (prof.ssa di francese), Hajar Hamlili (Zina), Rachid Hami (Rachid), Meryem Serbah . (madre di Krimo)

Soggetto

In un quartiere alla periferia di Parigi ad alta concentrazione di immigrati, vive un gruppo di amici adolescenti. Krimo, appena lasciato da Magalie, incontra per caso la bionda Lydia che sfoggia un costume settecentesco e subito se ne innamora. Lydia sta studiando con i compagni di scuola Frida e Rachid il testo teatrale di Marivaux "Il gioco del caso e dell'amore". Krimo inizia a disertare gli amici di sempre e, per restare accanto a Lydia, convince Rachid a cedergli il posto di Arlecchino. Ha però grandi difficoltà nella recitazione e quando confessa goffamente i suoi sentimenti a Lydia, lei prende tempo. Intanto Fathi, il miglior amico di Krimo, preoccupato per questa infatuazione, aggredisce Frida e la costringe a convincere Lydia a dare una risposta chiara a Krimo. Durante l'incontro di chiarimento però irrompe la polizia che perquisisce tutti duramente accusandoli di detenzione di droga. Arriva quindi il giorno dello spettacolo nel teatrino della scuola. La commedia è un successo per Lydia e Frida. Tutti gli amici applaudono tranne Krimo che si chiude in casa e non risponde più nemmeno quando Lydia passa sotto la sua finestra e lo chiama più volte.

Valutazione Pastorale

Offre parecchi spunti interessanti questo 'spaccato' di periferia che va a cogliere dal vero la generazione più a rischio: questi adolescenti magrebini sono ormai nati in Francia, non vivono la dimensione della nostalgia del Paese natale e nemmeno avvertono affinità con la storia locale. Il Corano, qua e là nominato, stenta a cementare un'identità che si frantuma nell'incapacità di uscire da se stessi. Decisamente azzeccata risulta in questa ottica l'idea della messa in scena teatrale. In primo luogo per il recupero del teatro a scuola come terreno di confronto, di scoperta della propria personalità, come messa a nudo dei caratteri; poi perché il testo e l'autore scelti (Marivaux) inducono a prendere coscienza che esistono tipi di vita alternativi alla strada e ai suoi rituali improntati al gesto violento e all'offesa. Il testo di Marivaux diventa l'antidoto ad una trivializzazione del linguaggio che accomuna ragazzi e ragazze e che il copione lascia andare a briglia sciolta, in una specie di inconsapevole autodistruzione in cui la 'parolaccia' non ha più alcuna valenza eversiva. Stando con la m.d.p. addosso ai protagonisti, il regista li incalza con poca discrezione ma non li opprime né si impedisce di essere accanto alle loro difficoltà di crescita. Film aspro dunque ma convincente che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile, problematico e molto adatto per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e, più opportunamente, in occasioni mirate, come avvio alla riflessione sui temi dell'incontro tra culture diverse nell'Europa Occidentale, sul ruolo della scuola nel creare dialogo e amicizia tra giovani di diversa provenienza.

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