Orig.: Italia (2003) - Sogg. e scenegg.: Rossella Drudi - Fotogr.(Scope/a colori): Tani Canevari - Mus.: Pino Donaggio - Montagg.: Ugo De Rossi - Dur.: 95' - Produz.: Massimo Ferrero per Blu Cinematografica.
Interpreti e ruoli
Francesco Nuti (Francesco De Bernardi), Alessandro Benvenuti (Massimo Pallotta), Antonella Ponziani (Laura Lavezzi), Luca Lionello (Giovanni), Massimo Bonetti (Roberto Melchiorre), Lorenzo Balducci (Stefano De Bernardi), Luigi Maria Burruano (Di nunzio), Gabriele Ferzetti (Vito Santamaria)
Soggetto
Francesco De Bernardi, capo della squadra omicidi, riceve dal giudice Santamaria l'incarico di riaprire le indagini su un caso avvenuto 25 anni prima. Alla fine degli anni Settanta, nel clima di forte tensione degli scontri ideologici, cinque ragazzi di un gruppo di estrema sinistra avevano inseguito e causato la morte di un coetaneo schierato sulle posizioni opposte. Le modalità dell'episodio non erano mai state veramente appurate, e ora il giudice vuole vederci chiaro. De Bernardi comincia ad indagare, ma i suoi metodi appaiono un po' troppo incerti. In realtà proprio lui era uno dei cinque contestatori di allora. Trova gli altri quattro e con loro cerca di costruire un piano per potersi ancora una volta salvare. Ma le cose precipitano. E, nell'ultimo appuntamento con il giudice, iniziato un conflitto a fuoco, quei 'ragazzi' restano tutti uccisi, pagando forse per le loro colpe di un tempo.
Valutazione Pastorale
Le premesse erano di tutto interesse: recuperare uno spaccato degli anni di piombo attraverso un occhio non convenzionale, guardare a quel periodo col filtro non del trionfalismo ma del dubbio, della sensazione di aver commesso qualcosa di illegale. Il momento in cui sappiamo che il commissario é costretto ad indagare anche su se stesso rappresenta un buon snodo drammatico. Purtroppo da quel momento il racconto perde d'intensità, si sfilaccia, accusa il peso di troppe pause e di un montaggio troppo lento. L'interpretazione di alcuni attori non favorisce un maggior convolgimento. Restano gli spunti, le intenzioni, il recupero di un periodo 'oscuro' di vita italiana sul quale ancora c'é molto da scoprire. I questa ottica il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile, e nell'insieme realistico.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e proposto per tornare a parlare degli anni '70 della società italiana.