Orig.: Italia/Spagna (2005) - Sogg. e scenegg.: Giorgio Molteni - Fotogr.(Panoramica/a colori): Roberta Allegrini - Mus.: Gianluca Terranova - Montagg.: Antonio Siciliano - Dur.: 90' - Produz.: P.E.C.A., Surf, Jacinto Santos - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Tomas Arana (Raymond Toom), Edoardo Sala (Daniel McWilliams), Ines Nobili (Dalilah Rayney), Vincenzo Peluso (Matt), Viviana Greco (Laureen), Claudia Giommarini (Victoria McWilliams), Aldo Sambrell (Tito), Maria Petroviejo (Alex), Patricia Conde (Silvie Flanberg), Cyrus Elias (Timothy Flanberg)
Soggetto
Entrato in una villa per fare una rapina, Daniel provoca senza volerlo la morte del proprietario, il ricco Timothy, sofferente di respirazione. Dalilah, amante di Timothy e sua convivente, diventa l'unica erede. Ma Silvie, figlia del defunto, non credendo alla versione fornita dalla donna, ingaggia un investigatore privato, Raymond Toom, per scoprire come realmente sono andati i fatti. Da questo momento i destini di Dalilah, Raymond, Daniel con la moglie Victoria, Tito, datore di lavoro di Daniel, Matt, che dirige il locale dove lavora Victoia, si intrecciano in un groviglio fatto di sotterfugi, inganni, doppio gioco. Dalilah di notte si traveste da dark lady e si esibisce in spettacoli erotici davanti ad una web-cam, chattando con il nome di Hot-Ice. Daniel ha rapporti prima con Laureen, la prostituta che abita con Raymond, poi con Dalilah, che lo attira nella propria rete. Victoria allora cede a Matt, mentre Tuito si mette al servizio prima di Silvie poi di Dalilah. Finisce che la grande villa viene venduta, e Dalilah e Raymond si allontanano insieme in macchina.
Valutazione Pastorale
Il tentativo del regista Molteni di costruire un thriller sulla falsariga dei "B-movies americani" anni Cinquanta fallisce per la mancanza di un equilibrio narrativo e l'incapacità di motivare i vari passaggi dell'azione. Si può anche avere pochi mezzi, ricostruire in studio una immaginaria California, utilizzare qualche attore non del tutto esperto per conferire all'immagine una sorta di 'naivetè' espressiva. Ma poi bisogna dare a vedere di 'costruire' un meccanismo solido e motivato. Niente di tutto questo è presente. Così a risaltare restano quasi soltanto le occasioni pruriginose e in gran parte voyeuristiche, forse in qualche passaggio necessarie ma gratuite quando sono insistite, inutili, troppo scopertamente commerciali. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inaccettabile e nell'insieme scabroso.
UTILIZZAZIONE: é da evitare, sia in programmazione ordinaria sia in altre circostanze.