Orig.: Stati Uniti (2005) - Sogg. e scenegg.: Niall Johnson - Fotogr.(Scope/a colori): Chris Seager - Mus.: Claude Foisy - Montagg.: Nick Arthurs - Dur.: 95' - Produz.: Paul Brooks, Shawn Williamson.
Interpreti e ruoli
Michael Keaton (Jonathan Rivers), Deborah Kara Unger (Sarah Tate), Chandra West (Anna Rivers), Ian McNeice (Raymond Price)
Soggetto
Jonathan Rivers non sa darsi pace dopo la morte in un incidente d'auto della moglie Anna. La sua disperazione diventa una vera e propria ossessione quando scopre l'esistenza del cosiddetto Fenomeno di Voce Elettronica (EVP), ossia la possibilità di registrare le voci dei defunti tramite l'uso di registratori e altri strumenti elettronici. Diventato assiduo frequentatore dello studio dove Raymond mette in atto questi esperimenti di 'incontro' con la voce e l'immagine dei defunti, Jonathan crede dopo qualche tempo di individuare il volto e la voce della moglie. Nelle frasi quasi incomprensibili che pronuncia, Anna sembra voler mettere il marito in guardia da alcuni pericoli non meglio precisati. Raymond muore in circostanze misteriose. Jonathan, indagando sui nastri del suo archivio, scopre che un brutale psicopatico minaccia di uccidere tutti quelli che si affidano agli esperimenti di EVP. Inseguendolo, Jonathan resta a sua volta ucciso. Dopo il funerale, in macchina la prima moglie e il figlioletto sentono in macchina voci uscire dalla radio. Fuori Sarah, la ragazza che Jonathan aveva conosciuto da Raymond, é sulla sedia a rotelle, si volta, ascolta alcuni suoni materializzarsi.
Valutazione Pastorale
E' accertato che, almeno negli Stati Uniti, i sostenitori dell'EVP (Electronic Voice Phenomenon) sono un numero crescente, capace di raccogliere negli ultimi venti anni una grande quantità di materiale su questo metodo di incisione delle voci dei defunti tramite registratore e altri strumenti elettronici. Chi si dedica a questi esperimenti parte dalla convinzione che i defunti desiderano fortemente comunicare con noi e per farlo utilizzano le nuove tecnologie. Muovendosi lungo un delicato terreno filosofico-scientifico, sarebbero graditi elementi di maggiore profondità. Siamo invece di fronte ad un normalissimo thriller a sfondo paranormale, che vorrebbe essere inquietante e lo diventa quando si propone come prodotto di 'genere', come al solito ben confezionato e di buona fattura, da seguire lasciandosi andare alla minima suspence che il racconto propone. Su altre ambizioni è meglio tacere. Ma siccome l'argomento non è di poco conto, il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile aggiungendo riserve per la sostanziale superficialità che lo caratterizza.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza di minori. Stessa cura è da tenere in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.