Orig.: Stati Uniti (2007) - Sogg.: Julie Taymor & Dick Clement & Ian La Frenais - Scenegg.: Dick Clement & Ian La Frenais - Fotogr.(Scope/a colori): Bruno Delbonnel - Mus.: Elliot Goldenthal - Montagg.: Francoise Bonnot - Dur.: 131' - Produz.: Suzanne Todd, Jennifer Todd, Matthew Gross.
Interpreti e ruoli
Evan Rachel Wood (Lucy), Jim Sturgess (Jude), Joe Anderson (Max Carrigan), Dana Fuchs (Sadie), Martin Luther McCoy (Jo-Jo), T.C.Carpio (Prudence), Spencer Liff (Daniel), Lisa Hogg (ragazza di Jude a Liverpool), Nicholas Lumley (Cyril), Michael Ryan (Phil), Amanda Cole (Emily), Paco (Logan Marshall Green), Jeanine Serralles . (Dani)
Soggetto
Jude e Lucy si incontrano al Greenwich Village, nella New York dei secondi anni Sessanta. Lui viene dall'Europa, da Liverpool, dove sono esplosi i Beatles ed é diventato grande amico di Max, il fratello di lei. Jude cerca di trovare un lavoro, mentre Lucy a poco a poco é conquistata dai movimenti civili che lottano per fermare la guerra nel Vietnam. Questo crea tra i due una frattura, che porta Jude ad essere arrestato in una rissa e quindi rimpatriato. A casa però Jude non resiste più di tanto. Decide allora di provare a rientrare di nascosto negli Stati Uniti. Ci riesce, rivede Lucy, l'amore tra i due non è finito, e insieme ora possono esibirsi con una band sulla terrazza di un grattacielo.
Valutazione Pastorale
Il finale é all'insegna di "All you need is love", uno dei brani-manifesto dei Beatles, che sono stati scelti per contrappuntare la vicenda. La scelta di Julie Taymor è stata infatti quella di selezionare 33 canzoni a suo tempo scritte ed eseguite dal famoso gruppo di Liverpool e inserirle nel corpo vivo della trama: ossia cantate dagli attori stessi in sostituzione del dialogo. E' una soluzione che richiama la formula del 'musical' classico, quello nel quale ad un certo momento le parole si interrompevano e partiva la canzone. Qui l'operazione ha una valenza certo fortemente 'filologica': quei testi e quella musica sono inseriti nel corpo vivo di un periodo storico a sottolinearne il profondo e ineliminabile legame. Oltre trent'anni dopo, va detto che la musica rimane bella e vivace, i testi risultano un po' datati e legati appunto a quel periodo. L'operazione comunque acquista vigore grazie alla regia della Taymor, forte, vigorosa, incalzante. Convincente al punto da rendere positivi gli appelli contro la guerra e alla pace insiti nel copione, che per altri versi risulta invece alquanto banalizzato da prevedibilità e da cose già dette fino alla noia. Nell'insieme, dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, e semplicistico.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria per un ampio pubblico. Da recuperare come bell'esempio nell'ambito del rapporto cinema/musica. Qualche attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.