Orig.: Argentina/Spagna (2007) - Sogg.: tratto da un racconto di Sergio Bizzio - Scenegg.: Lucia Puenzo - Fotogr.(Panoramica/a colori): Natasha Braier - Mus.: Andres Goldstein, Daniel Tarrab - Montagg.: Alex Zito - Dur.: 91' - Produz.: Luis Puenzo, José Maria Morales - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Ines Efron (Alex), Martin Piroyanski (Alvaro), Ricardo Darin (Kraken), Valeria Berticcelli (Suli), German Palacios (Ramiro), Carolina Pelereti (Erika), Guillermo Angelelli (Juan), Cesar Troncoso (Washington), Jean Pierre Reguerraz (Esteban), Ailin Salas (Roberta), Luciano Nobile (Vando), Lucas Escariz . (Saul)
Soggetto
Da Buenos Aires la famiglia della 15enne Alex si è trasferita in un luogo poco frequentato della costa uruguayana. Qui arriva una coppia di amici con il figlio più grande, Alvaro di 16 anni. Il padre di Alvaro é un chirurgo plastico, e deve esprimere il proprio parere sull'opportunità o meno di sottoporre ad operazione Alex, ragazza fuori ma ragazzo per sviluppo genitale. Quando sono soli, Alvaro e Alex si lasciano andare ad una reciproca attrazione che li porta ad avere la loro prima esperienza. Intanto le voci su Alex si sono diffuse e sulla spiagga un gruppo di giovani esagitati la mette in mezzo per costringerla a rivelarsi. Infine il chrirugo e la famiglia ripartono, l'operazione non si farà. Ma il padre ora sa di dover difendere con forza questo figlio, che non è diverso dagli altri.
Valutazione Pastorale
Il tema dell'ambiguità genitale negli adolescenti é, inutile dirlo, delicato, difficile, forse imbarazzante. E' uno di quegli aspetti per i quali la presenza della famiglia diventa del tutto determinante. Ci vogliono genitori equilibrati, comprensivi, capaci di essere sostegno, rifugio, aiuto in momenti di difficile consapevolezza di se stessi. C'è dunque una prospettiva familiare, ce ne sono altre di tipo sociale e culturale, e poi ci sono quelle che strumentalizzano il problema, facendone occasione di sbandieramenti idelogici o di orgogli di vario tipo. Va detto che la Puenzo riesce a tenersi abbastanza al di quà di possibili manifesti, riducendi al minimo i passaggi un po' pruriginosi e i dialoghi sopra le righe. Rispetto anzi alla complessità dell'argomento, il racconto è semplificato, immediato, molto diretto, privo di cerebralismi vari. Non dispiace il finale, all'insegna di un consapevole impegno reciproco che si stabilisce tra il padre e la figlia. Dal punto di vista pastorale, il film può essere valutato come discutibile, essendo tuttavia ben chiara la scabrosità della storia, da segnalare anche per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: più che nella programmazione ordinaria, il film si presta per occasioni mirate, dove sia possibile ampliare con apporti di vario tipo (anche sotto il profilo religioso) i molti aspetti del tema. Attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.