Orig.: Stati Uniti (2007) - Sogg.: Mark Bomback, David Marconi ispirato all'articolo "A Farewell to Arms" di John Carlin e basato su parte dei personaggi creati da Roderick Thorp - Scenegg.: Mark Bomback - Fotogr.(Scope/a colori): Simon Duggan - Mus.: Marco Beltrami - Montagg.: Nicolas de Toth - Dur.: 130' - Produz.: Bruce Willis, John Mc Tiernan, Arnold Rifkin, Michael Fottrell, Stephen J. Eads.
Interpreti e ruoli
Bruce Willis (John McClane), Timothy Olyphant (Thomas Gabriel), Justin Long (Matt Farrell), Maggie Q . (Mai Lihn), Cliff Curtis. (Bowman), Jonathan Sadowski (Trey), Andrew Friedman (Casper), Kevin Smith (Warlock), Mary Elizabeth Winstead (Lucy McClane), Christina Chang . (Taylor)
Soggetto
John McClane, detective della polizia di New York, viene incaricato di scortare presso la sede dell'FBI di Washington l'esperto hacker Matt Farrell, nel tentativo di porre un rimedio all'attacco di pirateria sferrato al sistema informatico degli Stati Uniti. Il viaggio, doveva essere tranquillo, si rivela una vera e propria trappola. I due diventano infatti il bersaglio di Thomas Gabriel, un criminale che ha messo in piedi un piano per provocare la rovina del Paese. Agguati, sparatorie, inseguimenti si succedono senza sosta, fino alla resa dei conti, che avviene dopo che Gabriel ha commesso l'errore di rapire la figlia di McClane, minacciando di ucciderla. La rabbia del detective alla fine prevale e il criminale viene eliminato.
Valutazione Pastorale
Questo quarto appuntamento con le avventure del detective John Mc Clane avviene all'insegna di un uso debordante e trascinante degli effetti speciali. Al punto che si sarebbe tentati di considerare questi ultimi nel ruolo di protagonisti. Impegnato quindi a dare visibilità a se stesso, Bruce Willkis ce la mette tutta per offrire al personaggio McClane qualche originalità e tratto di novità. Bisogna dire che ci riesce, perché il detective é un eroe ma non un super eroe, é sprezzante del pericolo ma non nasconde una certa paura, fa cose mirabolanti ma non se ne vanta più di tanto. Insomma un poliziotto duro e all'occorrenza pronto a tutto per difendere la figlia che pure aveva avuto per lui parole poco gentili. L'ironia sembra il tratto caratteristico del copione: sul ruolo, sul genere action, sull'America, grande potenza sì ma vulnerabile e incapace di difendersi dopo l'11 settembre. Tra avventura e videogame, ne esce un grande spettacolo che solo le odierne tecnologie rendono possibile. Bisogna però saperle usare con misura per non far scomparire i ruoli, le atmosfere, la storia. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come accettabile e nell'insieme semplice.
UTILIZZAZIONE: il film è da usare in programmazione ordinaria per un pubblico ampio. Non c'è mai violenza vera, scorre poco sangue, tutto è quasi sempre 'virtuale'. E il tono divertito prevale sempre su quello serio.