I GUARDIANI DEL GIORNO

Valutazione
Accettabile, crudezze *
Tematica
Fantascienza, Nuove tecnologie
Genere
Fantastico
Regia
Timur Bekmambetov
Durata
132'
Anno di uscita
2007
Nazionalità
Russia
Titolo Originale
Dnevnoy dozor
Distribuzione
20th Century Fox Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Timur Bekmambetov, Alexander Talai, Sergei Lukyanenko tratto dal romanzo "Denevnoy dozor" di Sergei Lukyanenko
Musiche
Yuri Poteyenko
Montaggio
Dmitri Kiselev

Orig.: Russia (2007) - Sogg.: tratto dal romanzo "Denevnoy dozor" di Sergei Lukyanenko - Scenegg.: Timur Bekmambetov, Alexander Talai, Sergei Lukyanenko - Fotogr.(Scope/a colori): Sergei Trofimov - Mus.: Yuri Poteyenko - Montagg.: Dmitri Kiselev - Dur.: 132' - Produz.: Konstantin Ernst, Anatoli Maksimov.

Interpreti e ruoli

Konstantin Khabensky (Anton), Mariya Poroshina (Svetlana), Vladimir Menshov (Geser), Galina Tyunina (Olga), Viktor Verzhbitsky (Zavulon), Zhanna Friske (Alina), Aleksei Chadov (Kostya), Veleriy Zolotukhin (padre di Kostya), Aleksei Maklakov (Semyon), Irina Yakovleva . (Galina Rogova)

Soggetto

La guerra tra le forze della Luce e quelle delle Tenebre é tutt'altro che finita. Coinvolto nelconflitto, Anton deve non solo riuscire a scagionarsi da un'accusa di omicidio ma é costretto anche a tentare di salvare suo figlio Egor, che sta con gli esseri oscuri, e Svetlana, di cui é innamorato, unica speranza per quelli della Luce. Nessuno si risparmia, tra equivoci e doppiogiochi. Ma infine Anton risulta innocente, e nella Mosca del 1992 lui ritrova lei e l'avvicina. Si parlano da esseri umani. Forse la vita ricomincia.

Valutazione Pastorale

Questo sequel de "I guardiani della notte" (2004, cfr.) non tradisce le attese e riesce a proporsi con un impianto visivo forse ancora più invadente del primo. Certo il racconto é oltremodo faticoso da seguire, ispido, ruvido nelle svolte narrative. Ma va detto che le asperità della trama risultano oltremodo funzionali alla descrizione di un mondo dove la vita é resa difficile e piena di trappole, di inciampi, di sotterfugi. L'evoluzione verso la vittoria della Luce ( almeno per il momento) non è dunque banale o retorica ma inquadrata in uno sviluppo ben motivato. Rutilante, e in certi passaggi un po' compiaciuto anche se non inutile, il tono visoonario della regia, caleidoscopio notturno da tregenda, mondo 'altro' di una Unione Sovietica inghiottita dalle tenebre e pronta a risvegliarsi nel 1992, ossia nel dopo caduta del muro di Berlino. Un cibema russo che manipola materiali visivi con padronanza, in atesa di trovare storie più accattivanti. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, e segnato da molte crudezze.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con attenzione per la peresenza di minori. Stessa cura da tenere in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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