L’ILLUSIONISTA

Valutazione
Accettabile, semplice
Tematica
Avventura, Storia
Genere
Commedia
Regia
Neil Burger
Durata
110'
Anno di uscita
2007
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The Illusionist
Distribuzione
Eagle Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Neil Burger tratto dal racconto "Eisenheim the Illusionist" di Steven Millhauser
Musiche
Philip Glass
Montaggio
Naomi Geraghty

Orig.: Stati Uniti (2005) - Sogg.: tratto dal racconto "Eisenheim the Illusionist" di Steven Millhauser - Scenegg.: Neil Burger - Fotogr.(Normale/a colori): Dick Pope - Mus.: Philip Glass - Montagg.: Naomi Geraghty - Dur.: 110' - Produz.: Michael London, Brian Koppelman, David Levien, Bob Yari.

Interpreti e ruoli

Edward Norton (Eisenheim), Paul Giamatti (ispettore capo Uhl), Jessica Biel (Sophie), Rufus Sewell (principe Leopold), Erich Redman (conte Rainier), Eddie Marsan (Josef Fischer), Ellen Savaria (sig.ra Uhl), Jake Wood . (Jurka)

Soggetto

Nella Vienna dei primi Novecento il mago illusionista Eisenheim, diventato molto famoso nei teatri, suscita la curiosità e il sospetto del principe ereditario Leopold il quale, ritenendolo un truffatore, lo fa pedinare dal capo ispettore Uhl. Durante uno spettacolo Leopold a richiesta manda sul palco la sua fidanzata Sophie. Eisenheim e Sophie si conoscono fin da bambini, ma lei è una nobile, lui un borghese suqttrinato e quindi erano stati allontanati. Si ritrovano, si scoprono ancora innamorati. Comincia allora un sottile gioco di inganni, una trappola per Leopold che un giorno pensa di ribellarsi uccidendo Sophie. Diventato un assassino agli occhi di tutti, il principe ereditario si uccide. E allora Sophie si rivela viva. Eisenheim la raggiunge e i due possono finalmente vivere insieme.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un buon prodotto a metà tra commedia e avventura. Funzionano bene la cornice viennese d'epoca, gli ambienti, i costumi, qualche confusione fa capolino nell'incontro tra i personaggi veri (il principe Leopold) e quelli di finzione. L'idea del trucco come molla scatenante di affermazione e di rivincite personali funziona bene, soprattutto in quel contesto e in quegli anni in cui era forte il contrasto tra la nuove frontiere della scienza e i fenomeni definiti 'inspiegabili'. Senza particolari acuti, ma con uno stile medio puntellato da ottime prestazioni degli attori, il film procede scorrevole e, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile e senz'altro semplice.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e recuperato come intrattenimento leggero e di facile fruizione.

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