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Valutazione
Inconsistente, banalità
Tematica
Famiglia, Malattia, Medicina, Scienza
Genere
Drammatico
Regia
Graham Theakston
Durata
95'
Anno di uscita
2006
Nazionalità
Canada, Germania, Gran Bretagna, Italia
Titolo Originale
The Lazarus Child
Distribuzione
Eagle Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Ronald Bass tratto dal romanzo "La bambina Lazarus" di Robert Mawson
Musiche
Jack Lenz
Montaggio
Pamela Power

Orig.: Canada/Italia/Germania/Gran Bretagna (2004) - Sogg.: tratto dal romanzo "La bambina Lazarus" di Robert Mawson - Scenegg.: Ronald Bass - Fotogr.(Scope/a colori): Lukas Strebel - Mus.: Jack Lenz - Montagg.: Pamela Power - Dur.: 95' - Produz.: Ciro Dammicco, Bruce Harvey.

Interpreti e ruoli

Andy Garcia (Jack Heywood), Frances O'Connor (Alison Heywood), Angela Bassett (Elizabeth Chase), Harry Eden (Ben Heywood), Christopher Shyer (John Boyd), Daniella Byrne (Frankie Heywood), Jaimz Woolvett (Nathan), Justin Louis (Lewis Kern), Robert Joy (senatore Willis), Geraldine McEwan (Janet), Kyla Anderson . (Techie)

Soggetto

Investita da un autobus, la piccola Frankie giace in coma profondo con pochissime possibilità di sopravvivere. Sfidando i pareri contrari dei medici, i genitori si rivolgono alla neurologa Elisabeth, che ha sperimentato un sistema innovativo per risvegliare i bambini dal coma. Bisogna che il fratello di Frankie, Ben, accetti di entrare nella mente di lei e, in pratica, di riportarla a casa. Dopo molti contrasti, l'esperimento viene effettuato. L'esito é positivo e Frankie riprende conoscenza.

Valutazione Pastorale

E' confuso e pasticciato oltre misura questo mdramma familiare che vorrebbe riproporre il tema del contrasto tra la medicina 'ufficiale ' e quella 'alternativa'. Qualunque riflessione seria possa scaturire dal copione (e sarebbero molte) viene vanificata dalla pochezza dello svolgimento: tirata via la storiella, approssimativi i personaggi, melensa la drammaturgia, nonostante le gravità della situazione. Ci sono troppe lacrime e poca tensione, c'è incertezza sui dati scientifici, c'é il vago sospetto di illudere lo spettatore con un finale fin troppo consolatorio. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inconsistente e segnato da banalità.
UTILIZZAZIONE: può essere anche trascurata, vista la modestia estrema del prodotto. Qualche attenzione per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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