IL LABIRINTO DEL FAUNO

Valutazione
Discutibile, crudezze **
Tematica
Famiglia - genitori figli, Libertà, Potere, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Guillermo del Toro
Durata
114'
Anno di uscita
2006
Nazionalità
Messico, Spagna, Stati Uniti
Titolo Originale
El laberinto del fauno
Distribuzione
Videa CDE- Warner Bros Italia
Musiche
Javier Navarrete
Montaggio
Bernat Vilaplana

Orig.: Messico/Spagna/Stati Uniti (2006) - Sogg. e scenegg.: Guillermo Del Toro - Fotogr.(Panoramica/a colori): Guillermo Navarro - Mus.: Javier Navarrete - Montagg.: Bernat Vilaplana - Dur.: 114' - Produz.: Guillermo Del Toro, Alfonso Cuaron, Bertha Navarro, Frida Torresblanco - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Ivana Baquero . (Ofelia), Sergi Lopez (cap. Vidal), Ariadna Gil (Carmen), Maribel Verdu' (Mercedes), Doug Jones (Fauno), Alex Angulo . (dottore), Federico Luppi (Casares), Manolo Solo (Garcés), Roger Casamajor (Pedro), Cesar Vea (Serrano), Paco Vidal (sacerdote), Ana Saez . (Paz)

Soggetto

Spagna 1944. Mentre la guerra civile spagnola è alla conclusione, in una grande dimora sulle montagne a nord di Navarra si consuma l'estrema difesa di un piccolo gruppo di ribelli. Nella villa comanda Vidal, capitano dell'esercito di Franco, con l'ordine di eliminare i ribelli, e qui arrivano Carmen, la sua nuova moglie incinta, e la piccola Ofelia, dieci anni, figliastra. Lasciata spesso sola, la bambina, appassionata al mondo delle fate, scopre un passaggio segreto nel bosco e conosce Pan, un vecchio satiro che vuole rivelarle la sua vera identità. Atroci segreti rispuntano dal passato, mentre il luogo diventa teatro di crudezze e violenze. Dopo molte tribolazioni, Carmen muore di parto, il capitano uccide Ofelia, e i partigiani, infine arrivati, eliminano il capitano.

Valutazione Pastorale

Un affresco crudele, terribile, amarissimo sulle sciagurate connessioni tra guerra, vendette personali, incubi sentimentali. Del Toro dà all'aspra materia cadenze di una drammaticità assoluta, tuttavia riuscendo a restare (é un merito) entro i confini di lancinante ma non impossibile realismo. La grande dimora e i suoi dintorni diventanmo lo scenario di un microcosmo feroce, dentro il quale una bambina prova a sparigliare le carte, tuttavia senza riuscirvi. Forse la commistione di generi tra storia, horror e fantasy fa perdere qualche coerenza al racconto (spunta qualche messaggio ideologico) ma l'insieme resta vigoroso e inquietante. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come discutibile, e certamente segnato da crudezze.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza di minori. Stessa cura è da tenere anche per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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