Orig.: Gran Bretagna/Stati Uniti (2006) - Sogg.: tratto dalla commedia omonima di William Shakespeare - Scenegg.: Kenneth Branagh - Fotogr.(Scpe/a colori): Roger Lanser - Mus.: Patrick Doyle - Montagg.: Neil Farrell - Dur.: 117' - Produz.: Kenneth Branagh, Judy Hofflund, Simon Moseley.
Interpreti e ruoli
Bryce Dallas Howard (Rosalida/Ganimede), Takuya Shimada (la geisha), Brian Blessed (duca Federigo), Romola Garai (Celia), Patrick Doyle (Amiens), Adrian Lester (Oliver de Boys), Alfred Molina (Paragone), Kevin Kline (Jaques), Richard Clifford (la Beau), Janet McTeer (Audrey), Gerard Horan (Denis), Richard Briers (Adam)
Soggetto
In Giappone, cacciato dal trono dal fratello Federigo, il Duca, insieme ad alcuni servi fedeli, si è rifugiato nella foresta di Arden. Con lui c'è sua figlia Rosalinda, innamorata dell'orfano Orlando, a sua volta nel mirino del fratello Oliviero. Rosalinda confida il suo amore alla cugina Celia e al giullare di corte Paragone, e poi decide che, nel periodo di permanenza nel bosco, assumerà sembianze maschili con il nome di Ganimede. Così tutti la prendono per un uomo, e lei può valutare i sentimenti di ciascuno. Nella foresta c'è anche il saggio Jacques, che dispensa consigli e tesse quelle trame che permettono di ribaltare quelle difficili situazioni. Così Federigo, fratello malvagio, riconosce il proprio torto e restituisce la corona al Duca. Così Oliviero di riappacifica con Orlando. E Rosalinda, caduto il travestimento, può unirsi allo stesso Rolando e con lui convolare a nozze. Al pari di altre coppie presenti nella foresta.
Valutazione Pastorale
"Rosalinda, or As you like it" fa parte di quell'esiguo gruppo di testi non drammatici scritti da William Shakespeare e certamente 'minori' rispetto alla produzione più conosciuta. Dire che le commedie pesano di meno rispetto all'"Amleto" o al "Macbeth" non significa tuttavia affermare di conseguenza che siano testi mal riusciti. Forse questa impressione può emergere nel corso delle due ore di questa versione filmica, un nuovo capitolo del lungo rapporto tra Shakespeare e Kenneth Branagh. Forse é spiazzante la cornice giapponese scelta dal regista, magari a distrarre l'attenzione c'è un testo che sembra ripetere monotone filastrocche di bambini o usare dialoghi di scontata banalità, e ci sono personaggi ondivaghi e quasi straniti. Forse tutto questo é vero. Ma resta, eccome, la palpitante intensità di una radiografia dell'amore e del potere, messi a fianco in un confronto di irresistibile vivacità. Resta l'attualità delle schermaglie su sentimenti che non hanno tempo, sul trionfo dell'amore puro, su situazioni metastoriche non a caso fatte iniziare in un Giappone che si apre all'Europa e concluse da Rosalinda in mezzo alle roulotte della troupe. Una versione cinematografica rischiosa ma sensibile e di grande interesse. Un film che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile e senz'altro poetico.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre nell'ambito dell'ormai ampio elenco dei film tratti dalle opere di William Shakespeare.